Grazia Letizia Veronese è una donna molto riservata di 73 anni e ed è la vedova di Lucio Battisti dal 1988, quando il cantante morì a 55 anni, dopo essersi estraniato dal suo pubblico nei precedenti venti anni. Pare che marito e moglie fossero d'accordo sull'assoluto divieto all'uso non consono delle canzoni del cantautore (divieto assoluto di inserire le canzoni in spot pubblicitari di qualsiasi genere) e di questa opinione era anche il figlio Luca che ora ha 43 anni.
La sconfitta in tribunale
La posizione della famiglia Battisti è emersa chiaramente in tribunale, dopo che Mogol (Giulio Rapetti) che è il paroliere delle canzoni di Lucio, ha trascinato la Veronese in tribunale proprio per la gestione conservativa di tutte le opere del cantante e, in prima istanza, ha ricevuto un risarcimento di 2,6 milioni di euro a carico della Società Acqua Chiara controllata e governata dalla signora Veronese e di cui il paroliere è socio al 9%.
In tutti questi anni la moglie di Battisti ha contattato sistematicamente tutte le ditte che tramite le agenzie di pubblicità avevano intenzione di usare le musiche di Lucio nei loro promo, la telefonata è arrivata a Barilla, a Mps, a Fiat per confermare loro di persona, il drastico rifiuto di Acqua Azzurra, la sua società.
Anche il Comune di Roma incappò nelle ire della signora Veronese quando organizzò lo spettacolo per i 50 anni di carriera di Mogol, la vedova di Battisti minacciò di far sospendere lo spettacolo. La stessa cosa accadde anche al comune di Molteno, quando il sindaco del paesino in provincia di Lecco, si trovò davanti al divieto di commemorare il cantante con l'affissione dei suoi manifesti.
Le canzoni di Lucio non si cantano
Grazia Letizia Veronese prese di mira anche colleghi del marito, chiamò Gianni Morandi per impedirgli di usare le immagini di Lucio che scorrevano mentre veniva eseguita la canzone 'Pensieri e Parole', la stessa sorte toccò a Pupo, che fu, rimproverato aspramente per aver utilizzato la musica di 'Ancora tu' in una trasmissione della Rai.
I cantanti tentarono di spiegare alla Veronese la perfetta legittimità di quanto stavano facendo, ma lei ribadì che stava semplicemente tutelando la volontà di Lucio.
La lista dei cantanti e delle istituzioni ostacolate dalla moglie di Battisti con il fine di proteggere il mito di Lucio, è lunghissima e le sue prese di posizione hanno suscitato molte critiche, alcuni sostengono che il divorzio tra Lucio e Mogol sia stato proprio causato dall'interferenza di lei nel loro rapporto, visto che la Veronese fu per qualche tempo coautrice dei testi delle canzoni del marito.