Clacson di automobili, rombo di motori, grida e insulti nei Talk Show televisivi, squilli di cellulari, trash musicale. Tutto sembra portare verso l'inquinamento acustico. Interessante, invece, come le arie della Carmen siano adattate per le suonerie dei portatili. Le sale da concerto sono sempre meno frequentate. Si opta per la musica digitale con hifi, ipad, lettori cd, anche perché l'acustica di molti palazzetti lascia a desiderare.

Ora Google mette a disposizione un assistente virtuale per ogni uso a casa, in auto, in ufficio. Basta dare un'occhiata alle visualizzazioni online di uno scritto di musica classica per rendersi conto dello scarso appeal della classica presso un target giovane.

Da Mameli a Beethoven

Risale a una quindicina di anni fa la polemica contro i calciatori della nazionale italiana che non cantavano l'inno di Mameli. Lo si voleva sostituire con il Va' pensiero di Giuseppe Verdi. Entrambi gli autori furono protagonisti del Risorgimento e Fratelli d'Italia ha resistito agli attacchi ed è rimasto nel cuore degli italiani che in fondo lo sanno bene.

Fu scritto da Angiolo Silvio Novaro, ma la sua prima strofa "Uniamoci a coorte, siam pronti alla morte, l'Italia chiamò" porta la firma del patriota chierese David Levi. Comunque sia, ha fatto notizia il concorso per riammodernare l'inno di Goffredo Mameli, vinto da Daniele di Virgilio, 26 anni, con il brano "Crepuscolo Mediterraneo", ispirato ai canti orfici di Dino Campana.

Lo hanno stabilito giurati d'eccezione tra cui Elio del gruppo Elio e le Storie Tese, ex di X factor che non andrà più in onda su Tv 8 dal background musicale classico che ha definito il giovane vincitore un nuovo Vasco de Gama, l'esploratore rinascimentale portoghese, in questo clima sonnolento. I concertisti dell'Ensemble del Conservatorio di Torino hanno suonato i brani anche degli altri due finalisti, ill veronese Alessio Manega e Chia-Ying Lin di Taiwan.

Il premio è stato consegnato da Bruno Burigana, direttore Human Resources di Italgas.

Così fa bene sperare che un altro cereberrimmo inno romantico, quello alla Gioia di Ludwig Van Beethoven, sia portato per la prima volta in Oman l'8 dicembre alla Royal Opera House di Muscat, con James Conlon sul podio e il Coro della Radio Svedese, dall'Orchestra Rai di Torino. Freuden risuonerà nel sultanato tra gli Emirati Arabi e l'Arabia Saudita e chissà che Friedrick Schiller, "paroliere" di An die Freude, simbolo dell'Europa, non venga paragonato a Maometto e a Gandhi. Sarà diretto da Peter Dijkstra.

La polifonia medievale

Un altro ensemble piemontese di musica classica, il Canavisium Moyen Age, è in procinto di compiere una tournée di concerti in Romania per dimostrare come oggi dopo l'"eresia viennese" della dodecafonia di Arnold Schonberg, sia il momento dell'autenticità della musica antica.

Una rivalutazione melodica sta coinvolgendo tutta la tradizione lirica, sia italiana che europea, che peraltro non ha mai perso adepti come è accaduto alla musica da camera. Fra un paio di anni i melomani avranno anche un melofonino della Apple.

In Italia i più recenti cantautori da Roberto Vecchioni a Lucio Dalla si sono opposti al decadimento musicale. Anche il rock di David Bowie si contrappone al rap di un Fabri Fibra. Pure i Rolling Stones si richiamano al blues con l'ultimo disco. E il repertorio dell'ensemble Canavisium Moyen Age per la trasferta romena va da Dante, all'universo femminile composto sia dalle cortigiane dei castelli, sia dalle idealizzate donne del Dolce Stilnovo, con un excursus di musica musulmana