Il Vallo di Adriano, secondo gli studiosi inglesi, presenta notevoli danni. La fortificazione in pietra eretta nella prima metà del II secolo d.C. per volontà dell'imperatore Adriano, che si estende tra la Britannia e la Caledonia, presenta una serie di danneggiamenti causati dall'attività dei cacciatori di tesori che, di notte, dotati di metal detector illegali, vanno alla ricerca di reperti quali monete romane o insegne militari.
La scoperta degli studiosi britannici
Secondo quanto riportato da "BBC News", gli archeologi inglesi, in seguito ad una serie di accurati controlli, hanno rinvenuto più di 50 buche nei pressi della fortificazione di epoca romana, provocate dai cacciatori di tesori che, di notte, per eludere i controlli, si recano presso la struttura utilizzando illegalmente dei metal detector senza alcuna autorizzazione. L'area che risulta maggiormente danneggiata è quella che circonda la Brunton Turret, una delle sezioni meglio conservate del Vallo di Adriano.
Gli studiosi denunciano anche il furto di diversi reperti archeologici di inestimabile valore, che sarebbero stati rivenduti a collezionisti tramite aste organizzate sul web.
Gli esperti hanno aggiunto che si tratta di una situazione preoccupante, trattandosi di un monumento che fa parte a tutti gli effetti del patrimonio culturale del Regno Unito. Infatti la struttura si estende per circa 117 Km e conta almeno 160 monumenti riconosciuti tra cui campi militari, fortificazioni ed altri resti di grande portata storica e culturale.
Collaborazione tra studiosi e polizia
Mike Collins, l'ispettore che si occupa dell'organizzazione dei monumenti antichi, in seguito alla scoperta dei danni al Vallo di Adriano, ha dichiarato alla stampa britannica che ci sono numerosi metal detector conformi alle leggi che possono essere regolarmente utilizzati per la ricerca di reperti di valore storico-archeologico.
Tuttavia vi è un numero ristretto di persone che costantemente infrange la legge, derubando la comunità storico-culturale di grandi testimonianze del passato.
Al contempo Mark Harrison, responsabile della tutela dei crimini al patrimonio culturale per la polizia d'Inghilterra, ha aggiunto che c'è il rischio di non poter mai consegnare alla storia e al pubblico una serie di reperti e di oggetti di grande valore storico che, una volta sottratti illegalmente dall'area del Vallo di Adriano, potrebbero non essere mai più recuperati né ritrovati. Ad ogni modo, gli storici del Regno Unito continueranno a collaborare con le autorità del Northumbria, il Crown Prosecution Services (il servizio di procura della Corona) e l'intera comunità che cura la gestione dei metal detector, affinché si possano finalmente scovare i criminali che con le loro attività illecite stanno contribuendo a provocare ingenti danni al patrimonio storico-artistico della fortificazione di epoca romana.