Tra i film più attesi del 2019 vi è sicuramente "C'era una volta ad Hollywood", il nono film di Quentin Tarantino pare essere il suo progetto più ambizioso. Come lo stesso regista ha dichiarato gli ci sono voluti cinque anni per la sceneggiatura di una storia della quale si dice eccitato, la storia di una città che, conosce molto bene e di un'epoca ormai lontana: l'ultima età d'oro di Hollywood.

'C'era una volta ad Hollywood': l'ultima età d'oro di Hollywood e l'assassinio di Sharon Tate

Il film è infatti ambientato a Los Angeles nel 1969, anni in cui l'America stava cambiando, e soprattutto Hollywood, in maniera talmente veloce che le vecchie glorie non se ne rendevano neanche conto, gli studios e le major erano ancora tutte lì. Nel frattempo a sconvolgere, non solo Hollywood e Los Angeles, fu un efferato e brutale massacro, quello di Cielo Drive, ad opera di alcuni seguaci della setta di Charles Mason. Era l'8 agosto quando quattro seguaci della "Mason family" fecero irruzione nella villa a Bel Air di Sharon Tate, modella, attrice e moglie di Roman Polanski, interpretata da Margot Robbie.

La prima vittima fu un ragazzo ospite del guardiano, vennero poi uccisi una coppia di amici della Tate e il suo parrucchiere Jay Sebring, per ultima la stessa Tate, incinta di otto mesi.

'C'era una volta ad Hollywood': pubblicati due poster e il trailer

Un'attesa che questa settimana è stata alimentata da nuovi teaser: tre poster e il trailer. Il primo poster è stato condiviso il 18 marzo da Leonardo Di Caprio sui suoi profili social, e lo vede in piedi insieme a Brad Pitt. Alle loro spalle la macchina gialla, già vista in altri scatti del film, e sullo sfondo una collina con l'iconica scritta "Hollywood" sfocata. Una foto che ha scatenato pareri contrastanti, tra chi si dichiara entusiasta o comunque più interessato al film in sé che alla pellicola, e chi la critica definendola troppo lineare e photoshoppata, soprattutto il volto di Pitt.

La seconda locandina, condivisa il giorno dopo da Margot Robbie, è una foto della stessa attrice appoggiata a un muro, in questo caso ad essere sfocato è il Cinema alle sue spalle. Entrambe le locandine comunque evocano perfettamente il periodo in cui è ambientato il film, la fine degli anni '60.

Così come il trailer, nel quale compaiono diversi personaggi dell'epoca, tra i quali Bruce Lee, interpretato da Mike Moh, protagonista di uno scambio di battute con il personaggio di Pitt, destinato a diventare un cult. Il trailer è un ottimo mix tra la trama principale e ciò che gli fa da sfondo, si apre infatti con un'intervista ai personaggi interpretati da Di Caprio e Pitt. Il 22 marzo è stato poi condiviso un terzo poster, che è forse riuscito a mitigare le critiche,vi sono tutti i protagonisti, un acquarello dai colori vivaci, dal rosa e arancioni di Margot Robbie-Sharon Tate ai viola sottostanti con Pitt, Di Caprio, Bruce Lee, Charles Manson e le sue adepte, e Jerry Sebring.

Dal trailer ipotesi sul genere del film

Il trailer lascia degli indizi su che genere di film ci possiamo aspettare, ciò che è certo è che non sarà incentrato sull'assassinio di Sharon Tate. La vicenda principale della nona pellicola di Tarantino sarà infatti quella di Rick Dalton (Leonardo Di Caprio), attore di serie TV western, e la sua controfigura, Cliff Booth (Brad Pitt), del loro tentativo di sfondare nel cinema. Non si sa ancora come questa storia si ricollegherà al terribile fatto di cronaca, se non che Dalton è vicino di casa della Tate, un asso nella manica che, desideroso di rivalsa si giocherà per non rinunciare al suo sogno. Possibile è anche un'eventuale riscrittura della storia, come Tarantino ha già fatto per esempio con "Bastardi senza gloria" (2009).

Più certo è il fatto che Dalton e Booth si ritroveranno a voler sfondare nel mondo del cinema, un mondo che però non riconosceranno più, e non li riconoscerà più. Proprio in quel momento starà subendo un cambiamento, talmente veloce da non essere neanche percepito dai suoi protagonisti. Le major e i grandi studios sono ancora tutti ad Hollywood, e le vecchie glorie che hanno contribuito a renderlo il centro del mondo cinematografico non hanno consapevolezza del fatto che la loro epoca d'oro stia terminando. A questo molto probabilmente fanno riferimento la scritta "Hollywood" e il cinema sfocati sullo sfondo nei poster.

Rimane però incerto il modo in cui verrà raccontata la storia, si sa che il film è una commedia drammatica, un crime-thriller, tuttavia non si sa quale sia il tono scelto da Tarantino.

Per il produttore Robert Richardson, come riportato da "The Independent", "è difficile da descrivere perché è molto innovativo, ma oscilla tra l'umoristico, il serio, e l'inquietante; è spensierato.Non è facile descriverlo". Il trailer presenta elementi reali, ma alcuni particolari suggeriscono sia molto probabile che la storia possa essere raccontata con un tono umoristico, quasi grottesco. Vi sono presenti personaggi reali, come Bruce Lee, Steve McQueen, e Burt Lancaster, ma vi è l'impressione che siano rappresentati un po' grottescamente e in qualche modo lontani dal personaggio conosciuto. Come suggerisce la scena in cui compare un Bruce Lee tronfio. Tarantino lo ha descritto come il suo film più simile a "Pulp Fiction", quindi con una probabile narrazione non lineare, una sorta di affresco con varie storie.

Il cast stellare

Ciò che è certo è invece quanto il film sia atteso, non solo dai fan di Tarantino, ma dai cinefili in generale. A creare tanto interesse vi sono vari motivi. Oltre alla curiosità legata alla terribile vicenda di Sharon Tate, il film è interessante anche per il cast stellare. I soli nomi dei due protagonisti sono già uno degli elementi più interessanti, Di Caprio e Pitt sono infatti una coppia inedita, hanno entrambi già collaborato con Tarantino, in "Django Unchained" e "Bastardi senza gloria" rispettivamente, ma questo è il primo film in cui recitano insieme (escludendo il cortometraggio "The Audition" di Martin Scorsese per dei casinò di Macao). Negli anni '90 l'attenzione nei confronti di questa coppia sarebbe stata principalmente per il fatto che erano i sex symbol del momento, oggi soprattutto anche per il loro indiscusso talento.

Per molti potrebbero essere i nuovi Paul Newman e Robert Redford, come li ha definiti anche Tarantino, che ha affermato di non poter essere più soddisfatto del dinamico duo. Il cast è poi arricchito da altre star: Al Pacino nella parte di Marvin Schwarz, agente di Rick, Kurt Russell, Tim Roth, Dakota Fanning, Emile Hirsch, che impersona il parrucchiere Jay Sebring, Timothy Olyphant, Bruce Dern,che ha sostituito Burt Reynolds morto prima di girare le sue scene, Damian Lewis, Michael Madsen, Lena Dunham. Spiccano poi altri due nomi, quello di Luke Perry,scomparso il 4 marzo scorso, nel suo ultimo ruolo, quello dell'attore televisivo Wayne Maunder; l'altro, è quello di Maya Hawke, che vedremo anche nella terza stagione di "Stranger Things"; debutta con lo stesso regista con il quale la madre, Uma Thurman, girò il film che, la consacrò, "Pulp Fiction" (1994).

I due film potrebbero avere anche un altro legame, "C'era una volta ad...Hollywood" sarà presentato in anteprima a Cannes il 21 maggio. Proprio venticinque anni dopo "Pulp Fiction", con il quale Tarantino vinse poi la Palma D'Oro. Se anche la nona pellicola del regista possa diventare poi un cult ancora non possiamo saperlo, ciò che sappiamo è che le aspettative sono alte e vi sono ancora un po' di mesi per fare le più svariate ipotesi dato che uscirà il 26 luglio negli USA e il 19 settembre in Italia.