Stanno facendo ampiamente discutere nel Rap web alcune recenti dichiarazioni di Emis Killa sulla trap, a dir poco critiche nel complesso, nonostante il rapper di Vimercate abbia specificato di non voler criticare tutto ciò che sia riconducibile al più popolare tra i sottogeneri del rap.

Emis Killa: 'Io con la musica ho comprato casa, il vostro trapper preferito vive coi genitori'

"Il problema di oggi – ha spiegato l'artista classe 1989 – è che questo nuovo movimento (Emis Killa si riferisce evidentemente alla trap, ndr) vi sta convincendo che sia possibile diventare ricchi semplicemente gridando 'flex'. Ma la verità è un'altra: io ed altri artisti grazie alla nostra musica siamo riusciti a comprarci casa, mentre invece, fatta eccezione per due o tre persone, il vostro trapper preferito abita ancora a casa con la madre e il padre, oppure condivide un appartamento di me... assieme ad altri tre o quattro scoppiati".

Le dichiarazioni di Emis Killa sono arrivate nell'ambito di una lunga sessione di botta e risposta con i supporter, concretizzatasi ieri via Instagram.

'Tutti uguali, scarsi e finti'

Il rapper ad un certo punto si è trovato a rispondere a domande sempre più specifiche, relative alla sua visione della trap di nuova generazione, rivendicando implicitamente l'appartenenza ad un altro modo di intendere la musica. "Sono tutti uguali, sono scarsi, sono finti", ha infatti spiegato Emis Killa ad un supporter che gli aveva chiesto di elencare i principali problemi della nuova scuola.

Il pensiero negativo sulla trap non sarebbe però indirizzato ai grandi nomi come Sfera Ebbasta, Capo Plaza e Dark Polo Gang, artisti a cui l'autore di 'Terza Stagione' ha semplicemente imputato la responsabilità di aver 'involontariamente creato dei mostri'.

Queste le parole di Emis Killa al riguardo: "Il pensiero negativo sulla trap non è rivolto a Sfera Ebbasta, Dark Polo Gang e Capo Plaza. Loro la trap l'hanno sdoganata e l'hanno fatta propria, però involontariamente hanno creato dei mostri".

'Non mi piace la mentalità che ha trasmesso ai giovani'

Visto il clamore andatosi a creare nel rap web già nel corso della serata di ieri a causa delle sue dichiarazioni, Emis Killa ha sentito poi il bisogno di fare una lunga precisazione:

"Chiariamo per bene questa storia del mio pensiero – ha esordito l'artista milanese – sulla Trap. Non la odio, non la schifo, anzi, quella vera e fatta bene mi piace anche. Però non mi piace il fatto che sembri rinnegare il rap, perché in realtà non sono due generi diversi.

Non mi piace la mentalità che ha trasmesso ai giovani. Non mi piace il fatto di dover ostentare di più di quello che effettivamente si ha. Non mi piace che paragonino un cog..... che fa fatica anche solo ad andare a tempo e fa i versi ad uno come me. Non mi piace che sia fatta da gente a cui della musica non interessa nulla. Persino io ho fatto della trap, il problema non è la musica, ma chi la vuole rappresentare senza averne merito [...] Se almeno fossero appassionati non mi permetterei, ma ormai questa roba è moda, tutti vogliono grattare due spicci o qualche followers".