Quando si pensa ai cantautori e agli artisti più importanti nella cultura italiana, il nome di Rino Gaetano è tra i primi ad essere citato. Situazione quasi incredibile, con una carriera musicale durata meno di una decina di anni.

L'artista, proprio oggi, avrebbe compiuto 69 anni.

Il suo impatto nella società degli anni Settanta è innegabile, grazie ai suoi testi divertenti, ironici, fuori dagli schemi, ma anche estremamente intelligenti, pensati, che portano il pubblico a riflettere. Senza Rino Gaetano, l'Italia sarebbe culturalmente più povera.

E se fosse ancora qui, chissà cosa avrebbe potuto donare alla musica del Belpaese, ma bisogna fare i conti con la realtà: perché Rino se n'è andato 38 anni fa, il 2 giugno 1981.

Gli esordi

Salvatore Antonio Gaetano, detto Rino, nacque il 29 ottobre 1950, a Crotone, visse in Calabria sino ai 10 anni, quando la famiglia si trasferì a Roma in cerca di lavoro.

Dopo gli studi, tra Terni e Roma, nel 1971 fonda con gli amici i Krounks, esibendosi soprattutto con cover, e in quegli anni frequenta il Folkstudio, dove vede e conosce artisti come Venditti e De Gregori. Si dedica anche al teatro, e nel 1973 incide il suo primo 45 giri, I love you Maryanna, sotto lo pseudonimo di Kammamuri's. Nonostante non raccolga subito il successo, Rino continua a dedicarsi alla musica, e nel 1974 esce il suo primo album, Ingresso libero.

Il successo

Ancora poco seguito, Rino Gaetano raccoglie i frutti del suo lavoro con l'uscita nel 1975 di un altro 45 giri, Ma il cielo è sempre più blu, che contiene l'omonima canzone divisa in due parti. Il brano ottiene molto consenso, ma ancora il seguito del cantante è limitato. L'anno successivo esce il suo secondo album, Mio fratello è figlio unico, dove i temi principali sono drammatici, per esempio l'emarginazione e la solitudine.

Un anno più tardi è Aida a comparire nel mercato musicale, continuando a ottenere grande successo. Aida, dal titolo dell'opera di Verdi, rappresenta tutte le donne d'Italia, e dunque l'Italia stessa.

Sanremo

Nel 1978 Rino partecipa, anche se con scetticismo, al Festival di Sanremo. Ricevette infatti critiche per questa scelta, da parte dei fan.

Nonostante ciò, il 26 gennaio, il cantante crotonese si esibì sul palco del 28° Festival della Canzone Italiana, dove cantò Gianna, con un'esibizione rimasta nella storia. Alla fine Gaetano si classificò terzo, dietro ad Anna Oxa (seconda con Un'emozione da poco) e ai Matia Bazar (vincitori con E dirsi ciao).

Gianna appare nel quarto album dell'artista calabrese, Nuntereggae più, uscito lo stesso anno di Sanremo. L'anno dopo è il momento di Resta vile maschio dove vai, primo album pubblicato con la RCA. All'interno del disco, la canzone omonima era stata scritta da Mogol. Nel 1980 esce il sesto e ultimo album di Rino, E io ci sto.

La morte

La mattina del 2 giugno 1981, mentre tornava da una serata per locali, Gaetano invade con la sua auto la corsia opposta, scontrandosi contro un camion.

Portato d'urgenza con un trauma cranico al Policlinico Umberto I, l'ospedale non era attrezzato per tale urgenza, così vengono contattati altri ospedali romani, che rifiutano però il paziente per mancanza di posto. Alla fine il cantante viene portato al Gemelli, dove morì all'alba. La tragedia ricorda una canzone scritta dallo stesso Gaetano, La ballata di Renzo, che parla di un uomo investito da un'auto, morto perché rifiutato da diversi ospedali.

Rino Gaetano morì a soli trent'anni, eppure è considerato ancora oggi uno dei cantautori e artisti più importanti della storia italiana, per le sue tematiche, la sua originalità e il suo modo di fare spettacolo. Le sue performance sono divenute leggendarie, ricordate dal pubblico che ha avuto la fortuna di vederlo dal vivo e da chi le ha riviste attraverso video e testimonianze.

La sua esibizione a Sanremo è ancora oggi memorabile per l'ingresso in scena, il coinvolgimento di altri artisti e dell'orchestra, nonché per aver pronunciato per la prima volta, sul palco del Festival, la parola "sesso". Erano ancora gli anni Settanta e Rino si è impossessato di quel periodo, ne ha segnato la storia musicale, con intelligenza e simpatia, qualità che purtroppo non sono così facili da trovare.