In un mondo sempre più in balia della disinformazione su temi importanti di attualità, scienza e in materia di salute (ad esempio diete improvvisate, trucchi per dimagrire e non solo), è possibile reperire nei Libri nozioni e informazioni che si rivelano interessanti e utili.
Il valore del cibo e la sua qualità ha assunto in questi ultimi anni un’importanza ancora maggiore, visto che a prescindere dalle abitudini alimentari del singolo individuo i prodotti biologici sono tra i favoriti della popolazione.
Da pochi giorni (lo scorso 12 novembre) è così uscito il volume ‘Bacche, superfrutti e piante miracolose’, edito da Mondadori e che porta la firma di Renato Bruni, docente di Botanica e Biologia farmaceutica all’Università di Parma.
Recensione del testo ‘Bacche, superfrutti e piante miracolose’ scritto dal professor Bruni
I rimedi fitoterapici, integratori e i cosiddetti ‘superfood’ sono ormai diventate parole di dominio pubblico, visto che nella quotidianità diversi medici, farmacisti ed erboristi consigliano ai pazienti un vasto numero di questi prodotti.
Il docente dell'ateneo parmigiano nel suo libro ‘Bacche, superfrutti e piante miracolose’ vuole fare quindi ordine e chiarezza mostrando ai lettori quelle che sono le scoperte più interessanti e sconosciute ai più, analizzando in ogni breve capitolo un cibo o una soluzione naturale valida per i piccoli problemi di salute che si possono presentare.
Non è il primo volume pubblicato da Renato Bruni, il quale da più di dieci anni cura un blog personale dove racconta il ruolo delle piante e la loro funzione per la salute. Il mercato degli integratori e delle mode passeggere di particolari tipi di frutti è sempre più ricco e difficile da interpretare; per questo motivo lo scrittore cerca di fornirci una base di informazione utile per smascherare certe invenzioni del marketing.
L’autore quindi sfata certi miti e pone l’attenzione anche sulle ricerche scientifiche, criticando l’idea che le riviste del settore per diversi anni non abbiano voluto pubblicare i risultati di uno studio che ha dato esiti negativi, a causa di una scorretta cultura del successo a tutti i costi.
Allo stesso tempo Bruni avvisa quanto per gli scienziati sia spesso difficile controllare un flusso enorme di notizie e di studi che circolano: spesso non è né colpa delle aziende né dei ricercatori.
L’obiettivo di questo libro (di poco più di 300 pagine) è quello di affinare il senso critico del lettore, inducendolo ad analizzare bene ogni informazione trovata sulla rete o che circola sui social network, senza reputarla immediatamente valida e veritiera.