Ha rotto un duopolio che durava da quasi dieci anni per quanto riguarda il Pallone d’oro: stiamo parlando di Luka Modric, centrocampista del Real Madrid che nel 2018 è riuscito a strappare il massimo riconoscimento per un calciatore a due mostri sacri come Cristiano Ronaldo (suo ex compagno) e Lionel Messi.
Nelle scorse settimane è uscita, anche in Italia, la nuova autobiografia del capitano della Nazionale croata (‘A modo mio’, edito da Sperling & Kupfer), scritta in collaborazione col giornalista sportivo Robert Matteoni.
Recensione del libro ‘A modo mio’ di Luka Modric
Il volume è stato suddiviso in dieci parti e racchiude i momenti più importanti della vita di Luka Modric, senza dimenticare le due prefazioni di personaggi del calibro di Alex Ferguson (storico allenatore del Manchester United che è entrato nella leggenda) e di Zvonimir Boban, ex trequartista e capitano della fortissima Croazia che ha conquistato il terzo posto al Mondiale di Francia ’98.
Modric si racconta a 360 gradi al lettore, narrando i problemi vissuti dalla sua famiglia durante la guerra che ha distrutto la ex Jugoslavia nei primi anni ’90. Un passaggio particolarmente toccante riguarda il nonno di Luka, figura importante nella sua vita e venuto a mancare per la violenza della guerriglia serba.
Per quanto Modric e le sue sorelle non abbiano avuto un'infanzia particolarmente felice, nel libro viene sottolineato l'amore incondizionato della famiglia che ha permesso di superare anche i momenti più bui.
Il calcio ha rappresentato la sua grande passione e gli ha permesso già dall'adolescenza di imporsi nel settore giovanile della Dinamo Zagabria, società importante del panorama nazionale.
Dopo una dura gavetta è proprio con la Dinamo che riesce a conquistare i primi trofei, anche se i tentativi di approdare in Champions League risultano essere fallimentari. Sempre a Zagabria ha conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie: Vanja.
Il passaggio al Tottenham nel 2008 gli ha permesso un ulteriore salto di qualità, visto che la realtà croata cominciava a stare stretta al trequartista di Zara.
E’ però con l’approdo al Real Madrid (voluto fortemente da Josè Mourinho nel 2012) che Modric diventa uno dei migliori giocatori del mondo, come testimoniano le vittorie da protagonista in Champions League del 2014, 2016, 2017 e 2018.
Nel libro ci sono numerose riflessioni sul suo rapporto con i grandi allenatori con cui ha lavorato: spicca la figura di Slaven Bilic, che viene considerato come un padre dallo stesso Modric.
Un capitolo importante viene dedicato alla spedizione in Russia nel Mondiale del 2018, dove da capitano della sua Nazionale Modric porta la squadra in finale che poi perde con la Francia in finale. Ma le prestazione di Modric gli valgono il Pallone d'oro, primo giocatore croato della storia a riuscire nell'impresa.