Una rivelazione che desta scalpore quella del rapper italiano Fedez, che, durante un'intervista nella trasmissione "La Confessione", condotta da Peter Gomez sul canale Nove, ha dichiarato di essere a rischio di sviluppo della sclerosi multipla: “Ho fatto degli esami e rischio di sviluppare la malattia”.

Una notizia che fa rivedere le priorità

La terribile scoperta è avvenuta a seguito di un controllo medico specialistico e che ha indotto lo stesso a rivedere le proprie priorità.

Un evento forte, importante, scoperto a seguito di una risonanza magnetica e che, in termini medici, si traduce con la diagnosi di "demielinizzazione nella corteccia cerebrale", cioè una piccola cicatrice bianca che rappresenta clinicamente il rischio di sviluppo della sclerosi multipla.

Un percorso, quello che ora dovrà affrontare l'ex giudice di X-Factor, che prevederà una lunga e permanente serie di controlli per vedere il decorso di questo processo clinico che potrebbe, come anche no, tramutarsi nella patologia conclamata. Lo stesso rapper però sostiene di "stare bene" ed evita sui suoi profili social ogni forma di allarmismo perché una diagnosi invita a rivedere le proprie priorità ma, ad oggi, non cambia le scelte professionali del cantante di Milano.

Intanto il sostegno di fan e colleghi non è tardato ad arrivare.

Un focus sulla sclerosi multipla

L'Aism, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, sul suo sito istituzionale e attraverso le proprie iniziative di sensibilizzazione e diffusione informativa in merito a tale patologia autoimmune, da anni si occupa di informare la collettività su quella che è una malattia sconosciuta a molti e sulla quale la scienza medica sta facendo molti passi avanti. Grazie al contributo dei volontari e dei sostenitori, l'Associazione invita alla prevenzione e ai controlli preventivi quali elementi fondamentali per monitorare e segnalare l'eventuale patologia defininendola "complessa e imprevedibile, ma non è contagiosa né mortale".

La stessa Associazione indica poi alcuni dati in merito alla diffusione di questa patologia in Italia, che può esordire a ogni età, ma è più comunemente diagnosticata tra i 20 e i 40 anni. La patologia si caratterizza da una reazione anomala delle difese immunitarie, che vanno ad attaccare alcune parti del sistema nervoso centrale, scambiandole per agenti estranei ed è per questo che rientra tra le patologie autoimmuni.

Sono circa 122 mila i casi registrati in Italia e il numero di donne con sclerosi multipla è quasi triplo rispetto agli uomini. Grazie agli attuali trattamenti previsti e ai numerosi progressi che ricerca ha raggiunto in questi anni, le persone affette da tale patologia possono continuare a mantenere una buona qualità della propria vita, attraverso un’aspettativa di vita non lontana da chi non ne soffre.