Un libro che diventa metafora di una vita ancora tutta da scrivere e raccontare: questo il fulcro di "Un po’ del mio tempo migliore", l'opera prima autoprodotta in self publishing, del giornalista palermitano Michele Amato, disponibile dal 22 giugno sulla piattaforma Amazon. Appassionato di sport e attento conoscitore di podismo che, per primo, ha praticato e seguito negli anni come professionista, l'autore, raccoglie frammenti di vita, carriera ed esperienze che, sotto forma di aforismi, frasi, poesie, ritagli e pensieri liberi, raccontano una storia, la sua storia, quella di Michele Amato.
"Quella che racconto, non è una carriera - ha detto Michele Amato a Blasting News -, piuttosto un percorso, la mia strada del fare, sempre".
Michele Amato ed il suo tempo migliore
Scrittura e, soprattutto, fotografia le altre passioni di Amato che, oggi, si trasformano in opera letteraria e che raccontano un viaggio interiore ed esperienziale fatto di pensieri, parole libere ed emozioni autobiografiche. Il testo, autoprodotto in self publishing in formato sia e-book che cartaceo, è, appunto, un racconto di vita attraverso il tempo, che parte dalla tenera età, fino ad arrivare ad oggi: poesie, appunti, ritagli di vita e pensieri liberi affidati prima alla carta e a penna e matita, più di recente ai moderni social network.
C'è un tempo migliore per migliorare la vita: raccontarsi attraverso i libri
'Un po’ del mio tempo migliore', suddiviso in tre macro sezioni, affronta, altrettanti periodi di vita autobiografici di Michele Amato: la giovinezza, la crescita e la nuova maturità con i relativi temi, le sensazioni, le fisiologiche ed imprescindibili emozioni. Il tutto, declinato attraverso la poesia, l’amore, i dolori, ma anche le gioie e i successi, le delusioni e le amicizie di un'intera vita. Tra questi, quelli vissuti nello sport e per lo sport, tra gare podistiche, maratone ed eventi che lo hanno visto anche protagonista in prima persona.
Il "tempo migliore" è quello che condividi
Tra le frasi, le parole e le righe, ad emergere è sempre la voglia ed il bisogno di guardare avanti, di voler sempre pensare che il tempo migliore sia quello non ancora trascorso, ma anche il timore di non riuscire a conoscere abbastanza sé stessi per godere appieno delle esperienze della vita.
Appunti e spunti trascritti sulle pagine di Facebook, aprono la prima parte di 'Un po' del mio tempo migliore', come un percorso a ritroso che serva a raccontare l'immagine conosciuta ai più, per condurre ad un'intimità più profonda coloro che volessero conoscere più a fondo l'uomo e non la sua immagine pubblica.
Il tempo migliore è quello che vivi, che hai vissuto e che vivrai
Al centro del testo, la squisita dolcezza delle poesie scritte in periodo adolescenziale, nelle quali le rime baciate esprimevano emozioni difficili da pronunciare, racchiuse in quella tenerezza, prerogativa della giovane età e, in chiusura, una valanga di "schegge di uno scontento cronico" che descrivono, invece, attraverso aforismi e ritagli, la consapevolezza disillusa di chi osserva la realtà con gli occhi della maturità e dell'esperienza.
Ma qual è il prossimo passo e, soprattutto, dopo migliaia di pagine scritte, qual è la pagina che non hai ancora scritto?
"Il prossimo passo è approfondire il campo della scrittura - ha detto Michele Amato -, ma la pagina più bella, alla mia età, è quella che scrivo ogni giorno".