Oggi 30 ottobre, è uscito il sesto lavoro in studio di Ariana Grande, che porta il nome del singolo apripista che la popstar ha rilasciato una settimana fa, ovvero "Positions", pubblicato su etichetta discografica Republic Records. La canzone mantiene ormai la vetta di tutte le classifiche iTunes e Spotify, a distanza di una settimana dal suo debutto.
'Positions', il singolo di lancio
Quello che si nota subito nella canzone “Positions” è che vengono riprese le sonorità che la cantante di Boca Raton aveva già utilizzato nel precedente lavoro discografico “Thank you, next”. L'artista infatti riesce a miscelare in maniera perfetta la sua potenza vocale con le sonorità urban che l'hanno accompagnata durante la scorsa era discografica.
Nel video che accompagna la canzone, Ariana Grande cavalca l’onda delle elezioni presidenziali statunitensi, che si terranno all’inizio di novembre, diventando idealmente lei stessa la prima donna presidente del continente.
La prima parte dell'album
L’album è composto da 14 tracce di cui tre sono collaborazioni. “Positions” si apre con “Shutup”, brano che serve sicuramente a far entrare l’ascoltatore nell’atmosfera della nuova era discografica. La seconda canzone è “34+35”, scelta come secondo singolo promozionale dato che presenta già dal suo lancio il Lyrics video, in cui la cantante allude e descrive un rapporto intimo con il proprio partner.
Di seguito si passa a “Motive ft Doja Cat” che è la prima collaborazione dell’album, in cui Ariana Grande chiama al suo fianco Doja Cat, rapper salita alle luci della ribalta nel 2020 grazie al singolo “Say so”. La traccia è molto intrigante, poiché il sound è molto più carico rispetto ai primi due pezzi, sfociando nel mondo della disco ma restando comunque più soft grazie alle sonorità urban.
La traccia numero quattro è “Just like magic” che ha una base che ricorda molto la sua passata canzone “Everyday”, tratta dall’album “Dangerous Woman”: la pop star infatti esalta qui le sue qualità fisiche e caratteriali dicendo di “mantenere la sua coscienza pulita”.
Continuando nell'ascolto c'è “Off the table ft. TheWeeknd” dove i due artisti tornano a collaborare dopo l’enorme successo di “Love me harder” del 2014. Il ritmo torna a rallentare, la cantante riesce a mettere perfettamente in mostra le sue qualità canore tramite le continue armonizzazioni e le sue estensioni vocali, mentre le voci dei due artisti si compensano a vicenda. Successivamente viene proposta “Six thirty”, canzone di passaggio che trasporta l'ascoltatore verso la seconda parte dell'album.
La seconda parte dell'album
Al numero sette c’è “Safety net ft. Ty Dolla $ign”, ultima collaborazione presente nell’album e primo lavoro in coppia fra questi due artisti. La traccia è buona e l’ex stellina di Nickelodeon riesce a lasciarsi andare a livello canoro attraverso improvvisazioni e acuti che risaltano la sua tecnica vocale.
Nell'ottava traccia “My hair” la base richiama molto il mondo del jazz e dell’RnB; Ariana Grande torna per un attimo a quel sound che l’ha resa famosa, tanto che impreziosisce la fine della canzone con le "whistle note" che hanno reso famosa Mariah Carey.
Alla posizione successiva si trova “Nasty” dove torna il ritmo urban/pop, linea guida di tutto il lavoro discografico della cantante.
In questa canzone è molto più forte il pre-chorus rispetto al ritornello stesso. La decima canzone “West side” è la più corta di tutto l’album: qui l'artista è pronta e decisa a ritrovare se stessa cantando “I’ll bring the light right back”.
Di seguito c'è “Love language” canzone che risalta per la base molto potente anche se nel ritornello manca poi quella miccia per farla esplodere definitivamente come ci si aspetta durante l’ascolto. Alla traccia numero dodici si trova “Positions”, la title-track che battezza l’album. In penultima posizione è inserita “Obvious”, in cui Ariana Grande torna a parlare di amore, tema che aveva già affrontato precedentemente.
Quattordicesima e ultima canzone è “Pov” che è l’acronimo di “point of view”: la traccia è molto sentimentale, con un forte messaggio di “self-power” in cui l’artista vuole amare sé stessa più di ogni altra cosa al mondo, chiudendo il disco con la frase decisamente significativa “I’d love to see me from your point of view”.
'Positions': un perfetto mix musicale impreziosito da importanti messaggi
Nel complesso questa ultima fatica di Ariana Grande è un album dalle grandi produzioni e sonorità internazionali. Le canzoni risultano tutte ascoltabili e la voce della pop star, durante l'intera durata del disco, viene esaltata in ogni traccia. Sicuramente il lavoro non è semplicemente definibile come un album puramente pop, poiché vengono mescolati insieme più generi musicali tra urban, soul, RnB fino addirittura a raggiungere la trap e il rap.
Insomma, “Positions” è il degno successore di “Thank you, next”, sia per le sonorità che, soprattutto, per il contenuto dei testi dove la cantante ventisettenne torna a risplendere lasciandosi finalmente alle spalle tutte le sue sofferenti vicende personali, mostrando una maturità ormai raggiunta anche a livello personale.