La scorsa domenica 25 ottobre, in occasione della 35^ edizione del "Lovers Film Festival", che si è tenuta al Museo Nazionale del Cinema di Torino, il cantante Achille Lauro ha esposto per la prima volta la sua opera metafisica Love is Love.
L'amore secondo Achille Lauro
Achille Lauro, sempre attento difensore della comunità Lgbtq, con la sua opera/performance vuole trasmettere il significato dell’essere oggetto di una discriminazione di genere: in una gabbia, come animali da circo, ci sono due donne che si sfiorano, si accarezzano e si baciano davanti agli occhi discriminatori della gente.
Si tratta della purezza e dell'innocenza di chi ama, contro l'odio e l'ignoranza di chi impone stereotipi ed è vittima di pregiudizi. All'interno della gabbia, come sospeso nel vuoto, il grande dipinto “Love is Love” realizzato dall’artista stesso.
Scrive il cantante sui social, a proposito della sua opera: "L'atto d'amore, rinchiuso in una gabbia da circo, diventa puro intrattenimento per il grande pubblico, mostrando la nudità percepita quando si è sottoposti a giudizio, come se la scelta di amare necessitasse approvazione o applausi".
In serata, dopo la performance, Achille Lauro ha partecipato - in collegamento video da casa - a un'intervista sul tema della mascolinità tossica dal titolo "Conversazioni maleducate" durante la quale ha sottolineato più volte che "l’amore non deve essere giudicato e la musica non basta più per portare avanti questo messaggio, perché siamo in una nuova era in cui bisogna combattere i pregiudizi".
Vladimir Luxuria ha letto, durante la chiacchierata, un passaggio tratto dal libro di Lauro Sono io Amleto: "Sono fatto così, mi metto quel che voglio e mi piace: la pelliccia, la pochette, gli occhiali glitterati sono da femmina? Allora sono una femmina. Tutto qui? Io voglio essere mortalmente contagiato dalla femminilità, che per me significa delicatezza, eleganza, candore.
Ogni tanto qualcuno mi dice: ma che ti è successo? Io rispondo: Sono diventato una signorina".
Cos'è il Lovers Film Festival
Il Lovers Film Festival è uno dei più importanti festival cinematografici a tema Lgbtq d'Europa, nato nel 1981 da un’idea di Ottavio Mai e Giovanni Minerba. Ad oggi è diretto da Vladimir Luxuria. Lo scopo del Lovers Film Festival è quello di dare importanza alle tematiche della comunità Lgbtq e di riscattare la figura del "personaggio omosessuale", troppo spesso ridotto nei film ad una semplice e quasi fastidiosa "macchietta stereotipata".
Il Film Festival si divide in 6 categorie, tre competitive e tre non competitive, giudicate da una giuria internazionale.
A partire dalla 21^ edizione, il Festival collabora con il Museo Nazionale del Cinema per la gestione e l'organizzazione. A vincere, quest'anno, il premio come miglior lungometraggio è stato "Adam" di Rhys Ernst. Per quanto riguarda i documentari ha vinto "Always Amber" di Lia Hietala e Hannah Reinikainen, mentre il film vincitore del concorso è stato "La traction des ples" di Marine Levéel.