Enzo Ferrari -18 febbraio 1898, 14 agosto 1988 - probabilmente non immaginava che scegliere il Cavallino come simbolo per la sua splendida rossa, avrebbe fatto la differenza tra una semplice auto sportiva e una di lusso. Eppure quel cavallo nero su sfondo giallo, noto in tutto il mondo, spiega come mai una Enzo Ferrari -in questo caso un'esemplare con specifiche americane- sia stata venduta per 2,7 milioni di euro.

Cifre astronomiche per i comuni mortali, che forse tale cifra non la vedranno mai nell'arco di un'intera vita.

Enzo Ferrari e il cavallino: storia di un simbolo noto in tutto il mondo

Possiamo però sognare, e curiosare, nella storia del cavallino rampante: perché il signor Ferrari lo scelse come marchio per la sua azienda? Non è noto il motivo preciso della sua scelta, forse l'ha fatto per imitare qualcuno che ammirava o per superstizione, ma fu una scelta di eredità gloriosa decidere di contraddistinguere le sue vetture con il cavallino come simbolo. In precedenza, infatti, lo fu per Francesco Baracca -il più coraggioso 'cavaliere dell'aria'- che lo portava disegnato sulla carlinga del suo aereo.

Con ben 34 duelli vinti e una prestigiosa medaglia d'oro, è stato uno tra gli uomini più importanti della sua epoca.

I due, secondo la storia, non si scambiarono il simbolo di persona per questioni d'età. Vediamo come avvenne il passaggio. Era il 17 giugno 1923, quando Enzo Ferrari sorprese il pubblico con una strepitosa vittoria alla prima corsa, sul circuito del Savio. A gara conclusa un personaggio importante si presenta al pilota per complimentarsi, tanto era rimasto colpito dal coraggio e dall'audacia del giovane Ferrari: il conte Enrico Baracca, padre di Francesco, scomparso cinque anni prima. Ma non è suo il merito dell'eredità del cavallino, che va invece alla signora Paolina, madre del mitico 'eroe dei cieli'.

Un campo giallo per ricordare Modena, città d'origine del pilota

L'incontro avvenne a Ferrara, durante una cerimonia commemorativa in onore di suo figlio. Forse Paolina aveva 'riconosciuto' nel giovane pilota il grande valore e alcune delle doti di Francesco Baracca, ed è per questo che gli suggerì di usare come simbolo il cavallino rampante sulle sue vetture sportive. Enzo Ferrari accettò, ovviamente orgogliosissimo di tanto onore, ma aggiunse uno smagliante campo giallo come sfondo, per ricordare Modena, la sua città di origine, per sempre.