Il 31 luglio del 1968 è uscita una striscia dei ‘Peanuts’ di Charles Schulz nella quale Charlie Brown in spiaggia fa la conoscenza di Franklin Armstrong, un suo nuovo compagno di scuola dalla pelle nera. Franklin si presenta e Charlie risponde che è felice di conoscerlo.
Una delle amicizie più rivoluzionarie mai create in un fumetto così famoso
Questo è l’inizio di una semplice amicizia tra due bambini.
Nella successiva striscia Charlie e Franklin costruiscono un castello di sabbia. Il padre del nuovo amichetto è un soldato e si trova nel Vietnam. Nelle successive strisce Franklin ritrova la palla di Charlie in mare e gliela consegna. In un’altra gli fa notare che il castello di sabbia sembra sbilenco e lui gli dà ragione, perché pensa di non essere capace a fare qualcosa di buono. Queste strisce dei ‘Peanuts’ sono state create dopo che Harriet Glickman, una maestra di scuola elementare dalla pelle bianca, ha scritto una lettera a molti fumettisti, compreso Charles Schultz. Lo ha fatto per chiedere loro cosa si potesse fare contro la discriminazione razziale attraverso i fumetti.
Ecco cosa ha scritto: “Dopo la morte di Martin Luther King mi sono domandata cosa posso fare per dare una mano a modificare quei presupposti nella nostra società che hanno causato l’omicidio; che concorrono all’immenso mare di brutalità, timore, astio e incomunicabilità”. L’unico fumettista che ha risposto è stato Schultz. Così, tra lui e la Glickman sono iniziate delle conversazioni epistolari. Il fumettista ha scritto alla donna di essere attratto dall'idea di poter dare una mano alla causa. Nonostante lui abbia alcune incertezze riferite alla comunità nera che potrebbe interpretare la nascita di un personaggio di pelle nera come un gesto irrispettoso. Poi, però, ecco la rivoluzionaria striscia pubblicata sul giornale.
Franklin sarà sempre uno dei personaggi più significativi dei fumetti
Per la comunità nera fu una vera gioia, un po’ meno per quella bianca. Tanti giornali, infatti, intimarono di tagliare le strisce e numerosi appassionati del sud rimasero scioccati nel vedere un personaggio di colore nel loro fumetto preferito. Alla fine, però, Franklin non fu cancellato e diventò un personaggio regolare del fumetto. Polemiche a parte, il gesto di Schultz è da definire pieno di potenza. Così tanto che oggi è giusto festeggiare il 50º compleanno di Franklin Armstrong, un bimbo simbolo della battaglia contro il razzismo.