La Legge di Stabilità 2016, entrata in vigore dal 1°gennaio, ha confermato il bonus asilo nido e baby sitter. Il contributo, che era stato programmato per il triennio 2013/2015, e che di conseguenza doveva scadere il 31 dicembre 2015, è stato prorogato. Questa misura non è strutturale, ma la manovra finanziaria permette, di fatto, di usufruirne anche quest’anno. Vediamo come fare domanda, quali sono i requisiti ed in cosa consiste questo intervento.

Come funziona e come richiederlo

Questo incentivo nasce per creare una valida alternativa al congedo parentale. Infatti, la misura interessa quelle mamme che si trovano negli undici mesi successivi a quelli in cui è terminata l’astensione obbligatoria dal lavoro per maternità. La richiesta può essere espletata da quelle lavoratrici che altrimenti dovrebbero richiedere il congedo parentale non oltre i 6 mesi, per poter accudire il proprio bambino. Possono presentare domanda le lavoratrici che hanno iscritto il proprio figlio all’asilo nido, o che utilizzano servizi di baby sitting. Il servizio è rivolto a tutte le lavoratrici dipendenti e parasubordinate, ma anche alle autonome e alle libere professioniste iscritte nella gestione separata Inps.

La prestazione prevede l’erogazione di 600 euro al mese per 6 mesi se la richiesta viene presentata da una lavoratrice dipendente.

Invece, per le donne iscritte alla gestione separata, quindi lavoratrici autonome, la durata è ridotta a soli 3 mesi. La misura copre anche lavoratrici impegnate in lavoro part time. In questo caso, l’importo è ridotto in base alle ore di lavoro. L’istanza va presentata all’Inps, Ente erogatore dell’assegno. Bisogna utilizzare necessariamente il canale telematico, ossia il portale Inps, il cui accesso è consentito tramite possesso delle credenziali e del codice PIN. In alternativa, si può chiedere assistenza ad un patronato o ad un ente autorizzato.

Requisiti, scadenze e tutto quanto c’è da sapere

Come dicevamo, il bonus non è definitivo, cioè non è strutturale, ma solo sperimentale. Il Governo ne ha soltanto esteso la sperimentazione di un altro anno, ricordando comunque che si tratta di un provvedimento erogato fino ad esaurimento fondi.

Chi volesse presentare domanda, quindi, deve sapere che pur avendo i requisiti, non sarà possibile ottenere il premio se i 20 milioni di euro stanziati in Stabilità saranno andati esauriti. Oltre che essere madri e lavoratrici, per ottenere questo bonus è necessario avere un certificato ISEE in corso di validità.

Il contributo viene erogato, per far fronte alle spese dell’asilo nido, direttamente alla struttura che ospita il bambino, sia essa pubblica che privata. Naturalmente, si deve trattare di un istituto riconosciuto dall’Istituto di Previdenza Sociale che sul proprio sito ha pubblicato l'elenco ufficiale. Per le rette superiori ad euro 600, il contributo è in concorso, cioè il surplus dovrà essere pagato direttamente dalla madre. Per quanto riguarda i servizi domiciliari, ossia la baby sitter, il contributo è erogato tramite i voucher, i famosi buoni lavoro, che verranno forniti dall’Inps alla mamma.