La riforma del lavorocontenuta nella legge n. 92 del 2012 ha introdotto, per il 2013,rilevanti novità in tema di supporto al lavoro perle neo mamme.
E'conclamato, infatti, come nel nostro Paese sussista una gravedifficoltà nella prosecuzione dell'attività lavorativa da partedelle donne una volta divenute madri, complice la mancanza disufficienti strutture ricettive per i neonati o di strumenti diwelfare capaci di supportare adeguatamente le famiglie ove entrambi igenitori lavorano.
La RiformaFornero ha tentato, tuttavia, di arginare il problema dellaconciliabilità tra lavoro e famiglia prevedendo soluzioni nuove, daaffiancarsi ai consueti istitutidell'astensione obbligatoria e del congedo parentale, o astensionefacoltativa.
A partire dal 2013,infatti, le madri che sceglierannodi non usufruire dello strumento del congedo parentalepotranno beneficiare di un voucher di 300 euro al mese per iservizi di baby sitting. La misura è operativa dal 1° gennaio2013 e troverà applicazione, in via sperimentale, fino al 2015.
La concessione delvoucher è prevista per la madre lavoratrice che, una volta ultimatoil periodo di astensione obbligatoria, e nell'arco degli 11 mesisuccessivi, rientri al lavoro senza ricorrere al periodo diastensione facoltativa. La durata del riconoscimento dei voucher èdi 6 mesi, e le prestazioni per le quali sono previsti sono di3 tipi:
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servizi di babysitting privati;
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rete pubblica deiservizi per l'infanzia;
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servizi privatiaccreditati dagli enti pubblici.
Per accedere al voucherla madre lavoratrice deve inoltrare domanda tramite i canalitelematici dell'INPS, indicando, all'atto della richiesta, aquale tipologia di servizi intende aderire e di quante mensilitàdesidera usufruire.
Il beneficio èriconosciuto nei limiti delle risorse disponibili, sulla base di unagraduatoria nazionale che terrà conto dell'Indicatore dellaSituazione Economica Equivalente del nucleo familiare di appartenenza(ISEE) e, a parità di ISEE, secondo l'ordine di presentazione delladomanda. Le risorse necessarie verranno reperite dal Fondo perl'occupazione femminile e dei giovani.
Inoltre,la scelta di usufruire del congedo parentale non deve essere immediata; la madre può infatti farvi ricorso finché ilfiglio non abbia compiuto 8 anni.
La concomitante vigenza di talisoluzioni permette, quindi, di immaginare un rapporto tra lagenitorialità ed il lavoro più flessibile, che permetta alle madridi fruire di soluzioni diversificate in periodi diversi, così dapoter modulare il proprio apporto lavorativo senza eccessivisacrifici in termini economici.