Convegno Pd, Bersani espone le sue proposte in 8 punti, invocando all'unità del partito. Ma le tante anime del Partito Democratico continuano a riemergere, e Renzi lascia presto l'aula.

Il convegno della direzione del PD ci mostra un Bersani piuttosto determinato lanciare i suoi 8 punti per governare, parla dell'importanza di restare uniti ma Renzi poco dopo lascia l'aula (non si è ancora saputo il motivo), Franceschini parla subito e con decisione di riavvicinarsi a Monti e alla coalizione centrista per battere Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle in un prossimo futuro, nonostante molti esperti avessero definito l'apertura a Monti da parte del Pd in campagna elettorale come una mossa falsa.

Ma non solo: appare molto critico Umberto Ranieri, che ha dichiarato: "torna l'esigenza di una iniziativa presidenziale: credo che il Presidente della Repubblica sia legittimato a intervenire dall'impotenza dei partiti e dalla situazione finanziaria".

Il convegno del Pd ci mostra anche diversi elementi in appoggio di Bersani e in favore di un cambiamento e di un rinnovamento profondo del partito, ma la lista delle varie "anime" del Pd, come le abbiamo definite, non può certo dirsi completa. Anche D'Alema è infatti intervenuto in maniera piuttosto palese affranto dalla possibilità di non instaurare un governissimo con il Pdl, in questa situazione di emergenza, a causa di Berlusconi. Non c'è che dire: il Pd si stringe attorno al proprio segretario ma in realtà i tanti e in parte diversi sommovimenti del partito continuano a fare capolino nei convegni