L'Inps rischia il collasso: non si tratta di facile allarmismo, ma di un'analisi dei dati pensionistici da parte di un istituto interno all'Inps, ossia il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dello stesso Ente.

I dati sono davvero allarmanti, poiché, si spiega nel fascicolo, due fattori hanno determinato una situazione di estrema difficoltà dell'Ente pensionistico italiano: infatti se all'inizio del 2011 l'Inps vantava delle riserve che ammontavano a ben 41 miliardi di Euro, adesso le stesse arrivano ad appena 15 miliardi, una decurtazione di ben 26 miliardi in meno di due anni.

I due fattori che hanno determinato questo ammanco sono stati principalmente due, a leggere sempre i dati del fascicolo: la fusione tra Inpdap e Inps dello scorso anno, che ha portato all'Inps dieci milardi di Euro di buco ereditato dall'Inpdap, mentre il secondo motivo è il buco di trenta miliardi di Euro che le Pubbliche Amministrazioni hanno creato negli ultimi anni, non pagando i contributi pensionistici a moltissimi dipendenti.

Se la situazione continuerà con questo trend, afferma il comunicato del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps, presto saranno a rischio non solo le pensioni dei giovani, ma anche quelle degli anziani che sono già in essere.