I prezzi benzina tornano a salire. Ufficialmente la colpa va data alla crisi irachena che, anche se non porterà ad una nuova guerra, assomiglia tanto ad una rivolta civile. Ma la tempistica è sospetta. I rialzi infatti sono attesi per il prossimo week-end, il primo della stagione estiva. Che sia un segnale di quello che ci aspetta nei prossimi due mesi?
Secondo i dati ufficiali il prezzo minimo di rialzo della benzina riguarderà Q8 che l'alzerà di 15 millesimi, quello massimo sarà di Esso: 50 millesimi.
Solo Eni e Totalerg hanno deciso di mantenere invariato il prezzo. Anche per questo i rialzi cominciano a puzzare di estate. Se infatti il costo sale per i problemi in Medioriente, perché Eni e Totalerg non hanno gli stessi problemi?
A dir la verità gli incrementi del prossimo fine settimana non saranno i primi. Secondo quanto spiegato dal Codacons, già da qualche settimana i carburanti hanno ricominciato a correre, ritornando sopra quota 1,90 euro al litro (al momento sono su una media di 1,860), tipica proprio della stagione estiva. In particolare nelle zone del Sud Italia dove si attendono la maggior parte dei turisti.
Si parla di rialzi della benzina, ma è normale che riguarderanno anche il gasolio. Attualmente la media, secondo Staffetta Quotidiana, è di 1,747, ma già alcuni distributori l'hanno portata a 1,777. Non ci vuole la sfera di cristallo per immaginare che, di qui a qualche settimana, il muro dell'1,80 possa essere sfondato. Infine, secondo il sito prezzibenzina.it, dall'ultimo aggiornamento la media del diesel e della benzina è già aumentata di un centesimo, quella del metano di 4 millesimi, mentre il Gpl scende di 2 centesimi.