Il bonus bebè è uno degli aspetti più importanti della nuova nuova manovra finanziaria, che deve ancora venire approvata e che sta suscitando numerose perplessità in Europa (principalmente a causa del maggiore deficit che va a creare). Per il momento, è in attesa dell'approvazione definitiva, si sa che il bonus bebè non sarà elargito alle famiglie in un'unica soluzione, che sarà dilazionato mensilmente, con pagamenti che dovrebbero essere attorno agli 80 euro.
Non tutte le neo-mamme, però, ne hanno diritto. Vediamo allora come funziona, chi ne ha diritto e come fare richiesta una volta che la misura sarà stata approvata definitivamente.
Bonus bebè: come funziona
Come detto, il bonus bebè non sarebbe pagato in un'unica soluzione annuale come si era detto all'inizio, ma verrebbe versato mensilmente con importi da 80 euro. Il bonus si applica alle famiglie che hanno avuto un bambino (ma la misura vale anche per i bambini adottati) tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. Il contributo, che sarà quindi complessivamente di 960 euro, sarà erogato per tre anni, il che significa che le coperture vanno trovate per un periodo di tempo che va dal 2015 al 2020.
Bonus Bebè: chi vi ha diritto
Ha diritto a ricevere il bonus bebè ogni famiglia con un reddito complessivo che non superi i 90mila euro lordi, che in termini Isee corrispondono a 36mila euro. In caso di famiglie con cinque o anche più figli, il bonus dovrebbe venire erogato senza più considerare nessun limite di reddito (aspetto che sta sollevando non poche polemiche). Il bonus non viene considerato ai fini dell'Irpef, il che significa che nessuno pagherà più tasse a causa dell'aumento del reddito creato proprio dal bonus.