Arrivano chiarimenti dall'Anseb sui buoni pasto elettronici e la legge 2015 sui ticket che tanto ha fatto agitare gli italiani da luglio a oggi. Dopo il fondamentale intervento di Altroconsumo anche Anseb (ovvero l'Associazione nazionale delle società emettitrici di buoni pasto) ha di recente speso parole tranquillizzanti sui cambiamenti entrati in vigore da luglio. In particolare l'Anseb ha chiarito come le regole non siano cambiate nemmeno per quanto riguarda il cumulo dei buoni.

Cosa cambia con i buoni pasti elettronici e la legge 2015 sui ticket per il cumulo?

L'associazione ha ribadito come sia necessario fare attenzione alle "informazioni parziali" circolate sui buoni pasto elettronici di recente. Dopo la detassazione dei ticket elettronici le aziende scelgono più di frequente di fornire i propri buoni pasto ai lavoratori in questo formato, ma gli emettitori comunque non dispongono dei dati per tracciare le abitudini di consumo dei dipendenti, e inoltre per l'uso cumulato dei ticket le regole non sono cambiate, ricordando come, peraltro, "la somma di più titoli oltre il valore economico medio di un pasto, è comunque un fenomeno residuale e non rappresenta una criticità del mercato".

Con la legge sui buoni pasto elettronici del 2015, in realtà, sono cambiate assai meno cose di quanto non è stato fatto intendere in questi tempi. Nonostante questo l'Anseb ha comunque richiesto un chiarimento interpretativo sulla questione da fonti ufficiali, a maggior ragione vista l'utilità di una maggiore fruizione dei buoni pasto digitali tanto per i dipendenti quanto per gli esercenti, che siano essi bar, ristoranti oppure supermarket.

La legge sui buoni pasto elettronici e la spendibilità dei ticket dopo luglio 2015

Per chi non avesse seguito gli sviluppi della polemica sui buoni pasto sarà bene ricordare l'importante intervento di Altroconsumo. L'associazione dopo i timori suscitati da alcune discutibili notizie apparse online ha infatti chiarito che con la tessera elettronica per i ticket resta inalterata la possibilità da parte dei lavoratori di pagarsi la cena o la classica spesa al supermercato.

I ticket elettronici, ha infatti chiarito Altroconsumo, "hanno gli stessi limiti di quelli cartacei": la normativa non ne ha intaccato il fondamentale funzionamento.

A parte qualche inconveniente legato alla mancanza in un determinato esercizio commerciale del POS per accettare la carta dei buoni pasto elettronici, quindi, la legge ha apportato modifiche decisamente positive, con un incremento di 1,71 euro di esenzione fiscale che non potrà che far bene ai lavoratori italiani in un momento di difficoltà come questo.