La Legge di Stabilità 2016 è un cantiere aperto e continuano le quotidiane indiscrezioni sulle misure da inserire nella manovra finanziaria a cui il governo starebbe pensando. Assodato che sarà proprio il documento principale della finanza statale il contenitore di qualsiasi manovra sulle Pensioni, le novità odierne sono costituite dal Piano Famiglia e dal Bonus Casa che dovrebbe essere rinnovato anche per il 2016.
Misure su Bonus Casa e Piano Famiglia allo studio del governo.
La misura che riguarda il Bonus Casa da inserire nella Legge di Stabilità 2016 è stata annunciata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio alla Festa dell'Unità di Torino che, aggiungendosi alla conferma del Bonus Mobili annunciate dal premier Matteo Renzi nei giorni scorsi, ha confermato come l’edilizia sia ‘una priorità del governo’.
L’idea di Bonus Casa avanzata del ministro Delrio contiene la stabilizzazione per tre anni delle misure sulla casa (ristrutturazioni, eco bonus e mobili), con una platea di beneficiari allargata ai capannoni industriali e all’edilizia pubblica.
Tra le priorità della Legge di Stabilità 2016 dovrebbe esserci anche il cosiddetto Piano Famiglia, destinato a quelle famiglie maggiormente penalizzate dalla perdurate crisi economica. Le misure contenute nel Piano Famiglia dovrebbero riguardare gli incapienti, già esclusi dal bonus degli 80 euro in busta paga, oltre a misure riguardanti il sostegno alla natalità e agevolazioni per gli asili nido.
Il problema delle risorse: mancano 15 miliardi.
L’elenco delle misure da inserire nella Legge di Stabilità 2016, che dovrà essere presentata entro il prossimo 15 ottobre, potrà sicuramente prendere una forma più definita dopo il 20 settembre, data in cui sarà disponibile l’aggiornamento del Def, il Documento di Economia e Finanza, che chiarirà l’entità delle risorse a disposizione.
Quello che appare chiaro è che, a fronte di una previsione di spesa di 25 miliardi di euro per Bonus Casa, Piano Famiglia, Pensioni, abolizione Tasi ed altro, 10 miliardi dovrebbero essere recuperati grazie alla spending review. Ne mancherebbero 15, da recuperare grazie agli spiragli sulla flessibilità concessa da Bruxelles, con cui la lista delle contrattazioni appare piuttosto lunga e delicata, a partire dalla contrarietà della Commissione Europea ad ogni intervento di riduzione delle tasse sulla casa.