Il “Decreto del Fare”, ovvero la Legge 98 del 2013, stabilì la non pignorabilità della casa di abitazione nemmeno per debiti con Equitalia. Diverse sentenze, tra cui una della Corte di Cassazione del 12 settembre 2014, vietò all’Ente di riscossione, il pignoramento della casa di un cittadino indebitato, applicando proprio gli articoli della Legge 98. A luglio di quest’anno, la Maggioranza di Governo aveva respinto diverse mozioni delle opposizioni, che chiedevano di stabilire regole e norme per salvaguardare le case di abitazione di famiglie in sofferenza economica.

Lo scontro in Parlamento, nonostante il Governo lasciò spazio aperto per futuri interventi tampone, di fatto sembrò mettere a rischio la tutela del tetto sotto il quale vivono molte famiglie. La paura è diventata realtà adesso che la nuova riforma della giustizia ha apportato modifiche al Codice Civile.

Quali interventi sono stati fatti?

Come stavamo dicendo, la riforma della giustizia ha parzialmente modificato alcune parti del Codice Civile. Il punto più interessante del Codice Civile che riguarda la questione è quello relativo alla cosiddetta “revocatoria”. Questa, altro non è che la possibilità data a chi vanta un credito, di far bloccare da un Giudice, l’azione con cui l’indebitato fa sparire in parte o totalmente, il suo patrimonio proprio per evitare l’esproprio o il pignoramento.

Pratica molto in uso infatti è vendere un immobile o donarlo nel momento che si sospetta che, a causa dei debiti, qualcuno possa andare a pignorare il bene. Con la riforma questo aspetto del Codice Civile viene modificato e quindi donare la casa ai figli non evita che Equitalia possa andare a far valere i suoi diritti anche verso persone terze.

Quindi la casa torna pignorabile?

Trucchi comuni a molti che per evitare di pagare il debito verso l’Ente di riscossione, donavano la casa ai figli continuando comunque a viverci dentro non sono più ammissibili. In passato a causa delle lungaggini burocratiche, Equitalia (ma anche altri creditori), dovevano avviare lunghi contenziosi e processi per evidenziare che un immobile era stato alienato per evitare il sequestro.

Adesso, la riforma avendo snellito la procedura, consente ad Equitalia di velocizzare le operazioni e bloccare le azioni a difesa della casa con cui il debitore cerca di evitare problemi. Per la verità, le nuove norme hanno stabilito che l’opzione possa essere sfruttata da Equitalia entro un anno dal momento in cui l’indebitato aliena il bene. In assenza di una azione in questo senso, nessun altro intervento sarà possibile da parte del creditore.