L’Antitrust questa volta ci è andata giù pesante, e in una volta sola ha sanzionato 7 imprese del settore luce e gas. La multa salata di 6 milioni di euro dovrà essere pagata da Enel Energia, Hera Comm, Eni, GdF Suez Energie, Acea Energia, Green Network e Beetwin. La storia ha avuto inizio quando, a seguito di varie denunce di utenti a cui erano state attivate forniture non richieste, sono partiti i primi controlli e le indagini dell’Antitrust che ha scoperto che alcune condotte dei big del mercato elettrico non erano proprio improntate al rispetto della normativa antitrust.
L’Authority, così, ha accertato le gravi e reiterate violazioni del Codice del Consumo dei colossi dell’energia, a danno di utenti a cui sarebbe stata tolta innanzitutto la libertà di scelta. Le ispezioni, effettuate anche con la collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. si sono concluse quindi con l’applicazione di sanzioni proporzionate sia alla gravità delle violazioni sia alla dimensione delle singole aziende.
In cosa è consistita la violazione della normativa sul consumatore?
A finire nel mirino dell’Antitrust, in particolare, sono state le modalità di offerta e conclusione dei contratti.
In breve, sfruttando la “asimmetria informativa” dei consumatori, venivano attivate troppo spesso in maniera sbrigativa procedure di contrattualizzazione. Nello specifico, i potenziali utenti cadevano nella trappola di stipulare contratti a distanza o attraverso il canale telefonico (teleselling), spesso ammaliati da quelle che venivano spacciate per offerte commerciali di energia elettrica e gas. La pratica messa in atto era dunque scorretta, perché spesso i contratti venivano conclusi senza il consenso effettivo del consumatore, che a causa della complessità delle offerte contenute negli stessi contratti, accettava ad occhi chiusi.
A questo si aggiungeva sia l’assenza di un’adeguata informazione sull’identità dell’operatore, sia la presenza di clausole che impedivano l’esercizio del diritto di ripensamento.
Inoltre, è stato accertato anche il mancato esame dei reclami effettuati da parte di quegli utenti che si erano accorti della scorrettezza delle pratiche relative all’attivazione di forniture non richieste.
Eni difende le misure adottate della compagnia per la tutela degli utenti
Eni si dichiara pronta a contestare dinnanzi al Tar la sanzione dell’Antitrust che ammonta a 2,1 milioni di euro. Intanto precisa attraverso un suo portavoce, che l’azienda si è sempre impegnata per un miglioramento continuo dei propri servizi. Lo confermerebbe proprio il fatto che si sta provvedendo a modificare le modalità di contrattualizzazione telefonica, volta a tutelare di più il cliente. Il primo step consisterebbe proprio nel fornire al consumatore la documentazione contrattuale integrale ed in una sola volta. Al fine, poi, di avere la certezza che l’utente sia veramente convinto di stipulare il contratto, lo stesso verrà ricontattato una seconda volta per confermare definitivamente la volontà di ricevere il gas o la luce da Eni.
Dopo questa pesante sanzione, anche altre compagnie elettriche stanno studiando di apportare modifiche significative alle procedure oggi utilizzate per concludere i contratti di fornitura. Per ulteriori info di economia, premi il tasto segui.