L'UE è disponibile a concederci flessibilità, se finalizzata a rivalutare le super Pensioni e favorire il pensionamento di over 65 ancora attivi, per facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro di giovani e over 55. È questo, in poche parole, il messaggio che Tito Boeri, presidente dell'Inps, lancia al Governo su pensioni e lavoro. Ricorda come l'INPS abbia da tempo suggerito di rivalutare le pensioni al di sopra di una soglia accettabile, per favorire il prepensionamento di alcuni cittadini che lascerebbero occupazione ad altri più giovani.

INPS: usare fondi esistenti e flessibilità UE

Il presidente dell'INPS non ha mancato di rifilare qualche stoccata all'esecutivo, reo secondo il suo intendere, di non aver messo a fuoco il bisogno sociale: giusto pensare al lavoro giovanile, ma le emergenze sono la povertà e gli over 55 usciti dal mondo del lavoro senza il sostegno della pensione o di altri provvedimenti. Altra questione, i giovani impiegati grazie al Jobs Act non avranno pensioni adeguate.

Le soluzioni paventate dal numero uno dell'INPS, paiono di buon senso. L'INPS amministra ingenti quantità di denaro che dispensa sotto forma di pensione a milioni di cittadini.

Ma a fronte di pensioni da svariate migliaia di euro al mese, corrispondono milioni di pensioni di poche centinaia di euro. Una più equa ridistribuzione delle risorse, tagliando quindi le pensioni ingiustificatamente elevate, darebbe agio di aumentare le pensioni minime e accogliere nuovi pensionati.

Inoltre, in questo scenario, Boeri sostiene che l'Europa ci concederebbe ulteriore flessibilità, in quanto lo sbilanciamento dei conti sarebbe temporaneo, mentre i benefici sarebbero a lunga scadenza. E in questo modo si concederebbe ai giovani assunti col Jobs Act di ritrovarsi, un domani, con una pensione degna.

Non è passato inosservato il riferimento all'assenza di "assistenza sociale di base come negli altri Paesi".

Anche il presidente dell'INPS, senza menzionarlo, pare fare riferimento al reddito di cittadinanza, tema caro al M5S. Cominciare a ridistribuire la ricchezza e ottenere maggiore flessibilità per sostenere le pensioni minime e chi è fuori dal mondo del lavoro, questa la strada per Boeri.