Il Premier Matteo Renzi ha visitato in Emilia Romagna, a Sant'Agata, lo stabilimento della Lamborghini e il complesso dove sorgerà la struttura tecnico produttiva per il nuovo suv Urus, il tutto diventerà operativo a partire dal prossimo anno. La visita del Presidente del Consiglio al gruppo appartenente all'Audi-Volkswagen era stata annullata lo scorso 31 agosto, in quella circostanza Renzi incontrò la cancelliera Angela Merkel. A Sant'Agata, il leader del Partito Democratico ha anche guidato una Lamborghini Huracan spider azzurra.
Sempre nel piazzale, accompagnato dall'ad Stefano Domenicali, c'è stato un incontro con gli operai. Uno dei rappresentanti dell'azienda, gli ha regalato una tuta da lavoro in ricordo della sua visita. Quella alla Lamborghini è stato il primo appuntamento del mini tour del Premier. Dopo lo stabilimento di Sant'Agata, Renzi ha inaugurato il nuovo museo della Ducati: un viaggio a ritroso nel tempo per i primi 90 anni dell'azienda motociclistica italiana. Il museo è suddiviso in quattro sale ed è caratterizzato da un concept di colore bianco.
Operai 'No al Jobs Acts di Renzi'
Per l'occasione, gli operai della Lamborghini hanno consegnato al Premier una lettera con 503 firme contestando il Jobs Act.
Lo screen della foto è stato pubblicato su Facebook dal segretario regionale della Fiom Emilia-Romagna Bruno Papignani. La riforma del Jobs Act ha dichiarato Papignani 'ha mortificato e diviso i lavoratori', e anche nella stessa azienda tanti impiegati e operai, circa 300 si sono trovati ad avere meno diritti rispetto ad altri colleghi, solo per il fatto di essere stati assunti dopo l'entrata in vigore della prima deliberazione attuativa del decreto lavorativo.
La lunga giornata di Renzi si è conclusa con la visita al nuovo stabilimento della Philip Morris di Valsamoggia a Crespellano: 70 mila metri quadrati di edifici in una superficie di quasi 300 mila metri quadrati. Oltre a Matteo Renzi erano presenti il ministro del lavoro e quello dell'ambiente. Il Presidente del Consiglio si è detto soddisfatto per l'impegno mantenuto, sia da parte del governo che da parte della Philip Morris, che ha voluto investire nel nostro paese, la quale ha già assunto 300 operai. In chiusura di cerimonia c'è stato il tradizionale taglio del nastro tricolore. Per rimanere sempre aggiornati su altre news su Renzi e il mondo della politica, vi invitiamo a continuare a seguirci.