Asu sarà rinchiusa in manicomio e sarà disperata perché rivivirà il trauma dei suoi 14 anni nelle prossime puntate di Endless Love. Le anticipazioni rivelano che in fase di processo emergerà che Asu a 14 anni è stata affetta da una malattia mentale e l'avvocato chiederà un controllo per stabilire se la donna fosse in grado di intendere e di volere quando ha commesso i reati di cui è accusata. Dopo gli accertamenti da parte degli psichiatri, ad Asu sarà risparmiato il carcere, ma le toccherà andare in manicomio.
La confessione e l'arresto di Asu
Le indagini sulla morte di Ozan saranno sempre più vicine alla verità, soprattutto dopo il risveglio di Gurcan che confesserà di aver ricevuto da Asu l'ordine di avvelenare i ragazza.
Asu si sentirà ormai senza scampo e correrà da Emir, implorandolo di aiutarla a fuggire, ma lui non la ascolterà. Kozcuoğlu spiegherà a sua sorella che se la polizia non la trovasse sicuramente si concentrerebbe su di lui, ma le assicurerà che la aiuterà in fase di processo. Asu si arrenderà e telefonerà alla polizia: "Confesserò tutti i miei reati". Quando arriverà in commissariato, Asu sarà interrogata dalla detective Mercan e ammetterà di aver fatto avvelenare Ozan, ma non solo: la donna si attribuirà la colpevolezza della morte di Tufan e racconterà anche di aver sabotato l'auto di Nihan. Asu verrà arrestata e quando ci sarà l'udienza in tribunale tutti si aspetteranno che paghi amaramente per tutto il male fatto.
L'ergastolo sarà la richiesta del pubblico ministero, ma l'avvocato di Asu si alzerà in piedi e farà la sua arringa. "Asu non può andare in carcere", esordirà sorprendendo tutti in aula, "Perché incapace di intendere e di volere". Durante il processo emergerà che a 14 anni Asu è stata affetta da un grave disturbo mentale che ha richiesto un ricovero in una clinica ed è tutto documentato.
L'avvocato chiederà al giudice un accertamento delle condizioni psichiche di Asu e lo otterrà. Kemal e Nihan non potranno fare a meno di mostrare il loro disappunto, ma il giudice li rimprovererà, minacciando di allontanarli dall'aula.
La decisione del giudice farà disperare Asu
Asu sarà visitata dagli psichiatri che confermeranno la sua malattia mentale.
All'udienza successiva, il giudice stabilirà che l'imputata venga rinchiusa in un manicomio dove sarà sottoposta alle cure necessarie. A Emir questa sembrerà una vittoria, ma per Asu sarà un vero e proprio incubo rivedere un ospedale psichiatrico, perché da ragazzina ha sofferto molto in quel posto. Disperata e in lacrime rivivrà il trauma dei suoi 14 anni e implorerà Emir di non lasciarla in quel posto, ma lui non potrà fare altro che abbracciarla e assicurarle che in ogni caso si è salvata dalla prigione. Asu giurerà vendetta nei confronti di Kemal e sembrerà non provare altro che odio per l'uomo che un tempo amava. La donna avrà una crisi in corridoio e continuerà ad urlare di non essere pazza, chiedendo a Emir di portarla con sé.
Vedendo Asu così agitata, arriverà subito un'infermiera che le inietterà un calmante.
La storia di Asu e la sua ossessione per Kemal
Asu è la figlia di Galip e Mujgan e sorella di Emir, ma ha vissuto tutta la sua vita con lo zio Hakki che se ne è preso cura fino a quando non è diventata una donna adulta. Asu è cresciuta con un solo obiettivo: vendicarsi di Galip, colpevole di averla separata da sua madre e di averle rovinato la vita. Per la sua vendetta, Asu ha potuto contare su Hakki e su Kemal, giovane ingegnere che lo zio le ha affiancato nel lavoro e a cui ha affidato gli affari a Istanbul. Soydere ha iniziato a portare avanti il lavoro per conto di Hakki, ignaro della vendetta di famiglia, e poi è stato raggiunto da Asu che si è innamorata perdutamente di lui. Il cuore di Kemal apparteneva già a Nihan, quindi l'ingegnere non ha mai ricambiato l'amore di Asu che si è trasformato in una vera e propria ossessione.