E’ stata pubblicata l’annuale classifica sulla Qualità della vita delle città italiane stilata dal quotidiano economico Il Sole 24 ore. Per la redazione di questa speciale classifica sono stati presi in considerazione ben 42 indicatori che hanno visto primeggiare la citta di Belluno che ha scalzato dalla prima posizione Aosta, vincitrice del contest nel 2016 ed ora ‘retrocessa’ in seconda posizione.

A leggere l’intera classifica si hanno conferme in merito al gap tra il Nord e il Sud del Paese (quasi tutte meridionali le città della seconda parte della lista) ma non mancano le sorprese, in particolare per le grandi città, quasi tutte con i parametri in peggioramento rispetto allo scorso anno, e per il fatto che le prime 7 città dove si vive meglio si trovano tutte in montagna.

Le prime 10 città nella classifica della Qualità della vita

La Qualità della vita oggetto della ricerca de Il Sole 24 Ore è stata misurata, come detto, attraverso 42 indicatori suddivisi in 6 categorie: ricchezza e consumi, lavoro, ambiente e servizi, demografia, giustizia e sicurezza e cultura.

Detto di Belluno, la città dove la Qualità della vita è risultata, secondo i parametri presi in considerazione, la migliore, questa la classifica competa delle prime 10 città.

1-Belluno, che guadagna due posizioni rispetto al 2016;

2-Aosta, che perde il primato conquistato lo scorso anno;

3-Sondrio, in ascesa di una posizione;

4-Bolzano, anch’essa migliora il 5° posto del 2016;

5-Trento, perde due posizioni;

6-Trieste, migliora di due posizioni;

7-Verbano-Cusio-Ossola, che migliora addirittura di nove posizione;

8-Milano, perde sei posti;

9-Gorizia, che guadagna addirittura dieci posizioni

10-Udine, in calo di un posto.

Nelle grandi città la Qualità della vita peggiora

Le sorprese maggiori, come detto, giungono dai dati delle grandi città, dove gli indici della qualità della vita registrano un netto peggioramento.

Le novità, c’è da dire, potrebbero comunque essere frutto del fatto che, nella valutazione, sono entrati quest’anno sei nuovi indicatori: acquisti online, gap retributivo di genere, spesa in farmaci, consumo di suolo, anni di studio degli over 25 e indice di litigiosità nei tribunali

La migliore tra le metropoli si conferma Milano, che comunque retrocede dal secondo all’ottavo posto pagando soprattutto i dati su Giustizia e Sicurezza che la vedono fanalino di coda dei 110 capoluoghi di provincia italiani.

Brutte notizie anche per Roma, classificatasi al 24° posto (11 in meno rispetto al 2016) e Torino, risultata solo 40esima, in arretramento di 5 posti. Sicuramente non mancherà chi cercherà di sfruttare politicamente questo dato visto che si tratta di due città a guida M5s.

In calo anche le città d’arte come Firenze, che passa dal 6° al 12° posto, e Venezia, in calo dal 39° al 43°posto. Tra le città metà del turismo internazionale rimane stabile Napoli, ma è una magra consolazione dal momento che si trova al 107° posto della classifica, superata (in peggio) solo da Reggio Calabria, Taranto e Caserta.