In attesa del riscatto gratuito della laurea, utile per il raggiungimento della pensione anticipata, importanti novità attivano dall’Inps che ha apportato modifiche alla procedura per la richiesta dei contributi figurativi ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva.

Con il messaggio numero 4888 del 10 novembre 2017, l’Inps ha annunciato il nuovo servizio per i lavoratori dipendenti privati per la gestione della domanda di riscatto e per la simulazione del calcolo dei versamenti.

Novità Inps per il riscatto laurea ai fini della pensione

Le novità introdotte dell’Inps ai fini del riscatto della laurea riguardano la possibilità di accedere a nuove funzioni del servizio online con le quali inviare la richiesta e controllare la gestione della stessa.

Nello specifico, sarà possibile:

  • inviare la domanda con l’indicazione dei periodi da riscattare;
  • allegare alla domanda tutta la documentazione richiesta;
  • simulare l’importo dei pagamenti da effettuare per il riscatto;
  • scegliere la modalità di pagamento degli importi da versare;
  • controllare lo stato di avanzamento della pratica;

Un’importante novità sarà il fatto di poter effettuare il riscatto di più corsi di studi utilizzando lo stesso modulo mentre, fino ad oggi, bisognava compilare una domanda per ogni corso di stuti frequentato e concluso.

Per poter accedere a tutti questi servizi bisognerà innanzitutto accedere al portale Inps utilizzando il Pin personale, mentre per poter compilare ed inviare la domanda occorre richiedere il Pin dispositivo.

Ricordiamo, infatti, che il Pin richiesto online è quello personale, mentre il Pin dispositivo, necessario per richiedere le prestazioni e i benefici economici ai quali si ha diritto, viene rilasciato esclusivamente dalle sedi Inps.

Riscatto gratuito della laurea, la proposta in discussione

Il riscatto degli anni di studio ai fini pensionistici è tornato particolarmente in auge, nonostante abbia un costo particolarmente elevato, nell’ambito del dibattito sull’innalzamento dell’età pensionabile.

Il calcolo del periodo universitario si è trasformato, infatti, da costo a possibilità per il raggiungimento della pensione anticipata, soprattutto per le nuove generazioni che cominciano a lavorare sempre più tardi e si troveranno ad affrontare una vita lavorativa più discontinua rispetto ai loro predecessori, col rischio di raggiungere l’età della pensione intorno ai 70 anni.