ANIP-Confindustria, l'associazione nazionale Imprese di Pulizie e Servizi integrati, interviene in merito al dibattito politico sul reddito di cittadinanza, delineando la posizione della parte datoriale presieduta da Lorenzo Mattioli, che appoggia quanto sostenuto da una parte del Governo: le somme stanziate non dovranno andare direttamente ai lavoratori, ma dovranno essere gestite dalle aziende.

Le imprese sono pronte

In una recente nota, ANIP-Confindustria ha chiarito il proprio sostegno ad un percorso nel quale il reddito di cittadinanza possa essere erogato all’azienda che formerà il lavoratore: l'impresa a sua volta verserà le somma al lavoratore stesso, salvo incassarne una parte nel momento in cui decidesse di assumere la persona nel proprio organico. «Le imprese operanti nel settore del Cleaning e del Facility management - fa sapere ANIP - sono caratterizzata da una forte utilizzo di manodopera, che oltretutto è caratterizzata da persone al primo impiego e moltissime donne. Questi elementi- aggiunge l'organizzazione - ci convincono che il reddito di cittadinanza darebbe grande impulso alla riqualificazione professionale degli addetti e, in una fase immediatamente successiva, anche all'occupazione di un comparto di vitale importanza per l'economia del Paese».

Aggiunge l'associazione: 'Su questi temi pensiamo sia possibile intavolare una discussione con il Governo, ed un tavolo di concertazione ad hoc affinché le risorse statali destinate al reddito di cittadinanza vengano utilizzate in maniera appropriata e non vengano sprecate'.

La legge di bilancio in discussione

Le aziende dei servizi, dunque, vedono di buon occhio le proposte che arrivano in occasione della stesura dei decreti attuativi che saranno oggetto di discussione nelle prossime settimane per dare il via definitivo alle riforme, con una netta distinzione rispetto a quanti considerano i centri per l'impiego il vero snodo del reddito di cittadinanza. Le proposta di coinvolgere le aziende italiane è stata lanciata dal sottosegretario con delega al Lavoro Claudio Durigon (Lega), alle prese con la verifica dei costi in vista della prossima legge di Bilancio, rassicurando l'Europa sul contenimento delle risorse sia per il reddito di cittadinanza, sia per l'obiettivo di arrivare alla quota 100 per la riforma del sistema pensionistico italiano.