In tutto il mondo, le donne sono pagate meno degli uomini, con un divario retributivo di genere stimato intorno al 20% a livello globale. L'uguaglianza di genere e l'emancipazione di donne e ragazze continuano a essere frenate a causa del persistere di relazioni di potere storiche e strutturali ineguali tra donne e uomini, povertà e disuguaglianze e svantaggi nell'accesso a risorse e opportunità che limitano le capacità di donne e ragazze. A livello globale - ricorda l'Onu - nonostante decenni di attivismo e molte leggi sulla parità di retribuzione, le donne guadagnano ancora meno di 80 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini.

Per le donne con bambini, le donne di colore, le donne rifugiate e migranti e le donne con disabilità, questa cifra è ancora più bassa. La Giornata internazionale della parità retributiva (Gender Pay Day) istituita dall’ONU vuole sensibilizzare su questi temi contribuendo alla costruzione di una società più equa, contro tutte le forme di discriminazione.

Gender pay gap, il caso italiano

Sulla specifica situazione italiana interviene Floriana Tomassetti, vice presidente Anip Confindustria (Associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati) con delega alla Cultura d'impresa, e amministratore unico di Ecosfera Servizi Spa, una tra le più importanti società del comparto dei Servizi in Italia che per prima si è attivata per la certificazione di parità.

"L’Equal pay day istituito dall’Onu - dice la manager - fa riflettere sulla necessità di un riequilibrio delle opportunità tra uomo e donna, in particolare in ambito lavorativo". In Europa, secondo gli ultimi dati diffusi, l’Italia è al quarto posto nel gender pay gap: un traguardo in apparenza positivo, poiché il divario salariale italiano è del 4,2% contro il 18,3% della Germania.

Parità salariale, una priorità del governo

"In Italia - aggiunge Tomassetti - si sconta un elevato costo della vita rispetto ad altri paesi. Inoltre si registra un tasso di madri senza lavoro che sfiora il 50%.Tra le priorità da affrontare da parte del prossimo governo dovrà esserci una decisa accelerazione per l’occupazione femminile".

Onu, il giorno per la parità salariale

Il Gender Pay Day, da celebrare il 18 settembre di ogni anno, è stato istituita nel 2019 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha espresso profonda preoccupazione per i lenti progressi nell'emancipazione economica delle donne, la svalutazione del lavoro tradizionalmente svolto dalle donne e le difficoltà nell'affrontare disuguaglianza salariale. L'Assemblea Generale ha sollecitato un'azione per raggiungere l'obiettivo della parità di retribuzione per un lavoro di uguale valore per tutti incoraggiando a sostenere l'obiettivo della parità di retribuzione per un lavoro di uguale dignità sia per le donne sia per gli uomini.