Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi domenica 25 novembre, riguardano Quota 100 che, insieme al reddito di cittadinanza, rappresentano le colonne portanti della Legge di Bilancio 2019, ragione di scontro tra il Governo gialloverde e la Commissione Europea. C'era grande attesa per la cena di lavoro a Bruxelles, a cui hanno partecipato il premier Conte e il ministro dell'economia Giovanni Tria da una parte e Juncker, Moscovici e Dombrovskis dall'altra. Un incontro durato meno di due ore al termine del quale, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha dichiarato: "Non si e' discusso di saldi finali", sottolineando come non ci sia "alcuna rinuncia alle riforme qualificanti" da parte del Governo.

Anche il portavoce della Commissione Europea ha precisato che la trattativa "andrà avanti nei prossimi giorni". Intanto, si segnalano novità per quanto riguarda le tempistiche di Quota 100 e reddito di cittadinanza che dovrebbero slittare ad aprile, anche se i due vicepremier, Di Maio e Salvini escludono riduzioni delle platee di beneficiari e nessun passo indietro sul superamento della Legge Fornero.

Quota 100 e reddito di cittadinanza, prende corpo l'ipotesi rinvio ad aprile

Dunque, nulla di fatto o quasi nel braccio di ferro tra l'Unione Europea e l'esecutivo M5S-Lega. Qualche novità, di fatto, dovrebbe, comunque, arrivare. Il quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore', infatti, parla di Quota 100 e reddito di cittadinanza che slitterebbero al 1° aprile anziché partire da gennaio o febbraio (come annunciato dal vicepremier Salvini).

Il Governo avrebbe pianificato un risparmio di 4-5 miliardi per le due misure portanti della manovra finanziaria con un recupero dello 0,2 per cento rispetto al 2,4% di deficit fissato come tetto per il 2019.

Il premier Conte, naturalmente, avrebbe puntato sulla voce 'investimenti' per convincere il presidente della Commissione Europea, Jean Paul Juncker.

Anche nella giornata di ieri, comunque, i due vicepremier Di Maio e Salvini hanno negato possibili dietrofront sui cavalli di battaglia del Governo gialloverde. Il leader del Movimento 5 Stelle ha ribadito come 'non siano ipotizzabili riduzioni della platea di reddito e quota 100'. Gli ha fatto eco il segretario della Lega Nord, che ha escluso 'Passi indietro sulla riforma della Fornero'.

Riforma pensioni, Quota 100 con decreto da approvare subito dopo OK a manovra finanziaria 2019

Resta il fatto che la partita rimane aperta sulle tempistiche e sulle forme delle due misure. Il primo fattore è rappresentato dal tempo. La partenza ritardata di Quota 100 e reddito di cittadinanza porterebbe ad un risparmio quantificato tra i 4 e i 5 miliardi totali, da spostare sugli investimenti.

Lo slittamento sarebbe già stato inserito nel testo del decreto che permetterà il pensionamento anticipato dal mese di aprile per chi avrà maturato il doppio requisito (al 1° gennaio 2019) dei 62 anni di età e dei 38 anni di versamenti contributivi. L'intenzione, dunque, è quella di percorrere la strada del decreto (da approvarsi subito dopo il licenziamento della manovra finanziaria), anziché quella dell'emendamento alla stessa LdB, soluzione caldeggiata dalla Lega.

L’altra carta giocata dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte è stata quella di rammentare all'UE che il Governo ha fatto sue le raccomandazioni dello scorso mese di luglio su semplificazioni, fatturazione elettronica e investimenti. Ora la 'patata bollente' passa nelle mani della Commissione Europea che dovrà esaminare la proposta del Governo e fare tutte le valutazioni del caso, per scongiurare la strada della procedura d'infrazione.