'Prima di poter garantire ai cittadini italiani un salario minimo dobbiamo provvedere a tagliare le tasse. Se non diminuisce la pressione fiscale, soprattutto verso le grandi imprese e le industrie, non ci saranno mai risorse economica da re-distribuire'. A ribadire il tema della cosiddetta 'flat tax' come una priorità di questo Governo è stato il leader della Lega, nonché Ministro degli Interni e vice-premier dell'Esecutivo guidato da Giuseppe Conte, il senatore Matteo Salvini.

Tassa piatta per risanare il debito

Il leader del Carroccio ragiona in maniera logica sul procedimento da seguire: 'Il salario lo elargiscono le imprese. Se non riduciamo il cuneo fiscale, esse non potranno mai assicurare uno stipendio minimo garantito ai loro dipendenti e operai. Sono sicuro che questo Governo metterà in atta la flat tax: non farla sarebbe un serio problema per il nostro Paese' - ha ribadito il Capo del Viminale. 'Il solo modo per riportare sotto controllo i conti pubblici, contenendo il debito e risanando il deficit, è tagliare le tasse', conclude Salvini. Chiara, dunque, la linea della Lega che sottolinea come la cosiddetta 'tassa piatta' debba essere il fulcro della prossima manovra economica italiana.

Flat tax al centro della prossima manovra economica

Il piano della Lega è davvero molto dettagliato e consentirebbe di lasciare nelle tasche dei cittadini ben dieci miliardi di euro in più, al netto degli sconti fiscali, del taglio delle detrazioni e - magari - anche degli 80 euro di Renzi. Resta il fatto che, secondo l'idea del primo ministro Giuseppe Conte, per mettere in atto la cosiddetta 'Fase due' del Governo, che prevede anche la riduzione fiscale, è necessario che i due vice-premier, Salvini e Di Maio, smettano di sbandierare irrealizzabili propositi, lavorando con tecnici, specialisti ed esperti del M.E.F. (Ministero dell'Economia e della Finanza) e con i responsabili della Ragioneria per valutare le possibili coperture economiche per inserire la riforma fiscale nella prossima finanziaria.

Un atteggiamento, quello suggerito dal premier, condiviso anche dal ministro dell'economia Giovanni Tria che, assieme al suo staff di segreteria, ha ribadito come la flat tax necessiti di un dossier da impostare e organizzare per tempo e con largo anticipo. La 'tassa piatta' non è una priorità del governo, almeno per ora, sembra dire il ministro Tria. Lo diventerà solo nella stagione autunnale, quando l'esecutivo lavorerà all'attuazione della nuova legge di bilancio. Per adesso, invece, tutte le forze, le energie e gli sforzi sono concentrati sull'obiettivo più prossimo, ovvero evitare la procedura di inflazione da parte della comunità europea.