Berlino prossimo bersaglio del terrorismo islamico. Sembra improbabile, nonostante le recenti ipotesi dei media tedeschi e internazionali. In Germania vivono – secondo le ultime stime - ben cinque milioni di musulmani, di cui oltre la metà nella capitale tedesca. La maggior parte di essi lavorano e sono ben integrati. E da tempo cultura occidentale e cultura orientale convivono in pace – seppure con qualche inevitabile compromesso da entrambe le parti.

Poter controllare il fenomeno dell’indottrinamento religioso – spesso alla base della formazione dei giovani foreign fighters - è certamente una premessa indispensabile in relazione alla questione della sicurezza.

Deve essere stato in questa ottica che seguendo la raccomandazione del Consiglio di Sicurezza la città di Berlino ha destinato un corposo finanziamento - 500.000 euro solo la prima tranche - per avviare un corso per diventare imam. La gara per l’assegnazione della prima Facoltà di Teologia Islamica è stata vinta dalla storica Università Humboldt – il più antico dei quattro Atenei berlinesi nel quartiere di Mitte.

Una decisione ponderata

La decisione è stata presa dopo lunghe trattative che hanno visti impegnati da un lato la segreteria generale del partito conservatore tedesco CSU (Unione Sociale Cristiana) e dall’altro l’SPD (Partito Socialdemocratico). La senatrice Sandra Scheeres, in particolare, ha ritenuto opportuno sostenere l’iniziativa come pure curare gli accordi con le organizzazioni islamiche per la scelta e la nomina dei docenti.

“Il dialogo – ha detto la Scheeres – è un presupposto importante per il successo dell’istituzione”

“Un passo dovuto – spiega Sabine Kunst, presidente della celebre istituzione e consigliere dell’SPD – per una città tradizionalmente multiculturale e multireligiosa come Berlino dove già esistevano istituti universitari cattolici e protestanti”.

Una questione, insomma, di pari opportunità. La facoltà comincerà a muovere i primi passi nel semestre estivo 2017 e sarà operativa a tutti gli effetti nel prossimo 2018.