L'Ungheria, i migranti: sono nuovamente questi i due temi che saltano all'occhio nelle pagine "Esteri" dei quotidiani. E ciò per una ragione ben specifica: ieri, il Parlamento ungherese ha approvato una legge destinata a regolamentare con forza l'immigrazione legale ed illegale nel Paese.

Le nuove norme

Che cosa prevede quella legge? Votata a larga maggioranza dal Parlamento ungherese, essa stabilisce che i migranti che entrino legalmente nel Paese e inoltrino domanda di asilo politico siano trattenuti in speciali centri, in attesa che le loro richieste siano esaminate dalle autorità.

Diverso, sancisce ancora la legge, sarà il trattamento riservato a coloro che cerchino di introdursi illegalmente in Ungheria: essi saranno ricondotti al confine con la Serbia. Un provvedimento questo, ha chiarito il premier Viktor Orban, dovuto, in quanto, come riporta LaStampa.it, il Paese rimane “sotto assedio”.

Le reazioni delle Ong

A proiettare un'altra luce su quella legge del Parlamento ungherese sono, però, le organizzazioni umanitarie. Zoltan Somogyvari, esperto legale dell'Ong Helsinki Committee, ha dichiarato, riporta ancora LaStampa.it, che quelle in atto siano “politiche xenofobiche”.

“Orban - ha continuato l'avvocato - parla di milioni di migranti in attesa di entrare nella Ue”, tutelata dall'Ungheria che protegge “i suoi valori” e che la difende in “una guerra”. Inoltre, gli speciali centri di raccolta dei migranti non sarebbero altro che luoghi di detenzione, campi di containers (attualmente due, Röszke e Tampa, che le autorità starebbero rinforzando di nuovi fabbricati in attesa di aprire altri centri) dagli “spazi sovraffollati”, con stanze “di otto-dieci metri quadrati”, e “quattro-cinque letti”, e con infine “poco spazio per muoversi, un cortile molto piccolo dove si può camminare, senza alcuna protezione dagli agenti atmosferici”.

Ma peggiore sarà il trattamento riservato ai migranti che tenteranno di entrare illegalmente nel Paese, ha proseguito ancora l'Helsinki Committee.

Infatti, così, scrive ancora LaStampa.it, ha dichiarato Somogyvari: i migranti, “se catturati dalla polizia, saranno deportati in Serbia, senza che possano fare domanda d'asilo”. Respingimenti che, chiarisce l'Ong magiara Migszol, avvengono con l'uso della violenza, con “la polizia che usa i bastoni”, e “cani sguinzagliati” per terrorizzare i migranti. Accuse, però, respinte dall'Ungheria. La quale, tuttavia, sta ultimando i lavori per un nuovo muro, più "intelligente", con telecamere termiche e una recinzione a basso voltaggio in grado di allertare la sicurezza se qualcuno tenti di superarla.