Continua a far discutere il Bonus bebè 2015, la misura di sostegno alle famiglie con figli inserita dal governo Renzi nella Legge di stabilità appena approvata. Mentre montano le polemiche sui requisiti per ottenere i fatidici 80 euro al mese (perchè dal bonus sono esclusi i nati nel 2014?), si fa spazio un nuovo argomento di discussione caldo: la disponibilità dell'agevolazione anche per gli stranieri.

A sorpresa, l'emendamento per riservare il contributo mensile solo agli italiani presentato dalla Lega Nord ottiene l'appoggio del Movimento 5 stelle. Vediamo come è andata, ricordando prima di tutto il testo della legge che istituisce il Bonus bebè e i relativi requisiti.

Bonus bebè 2015 in legge di stabilità, a chi spetta? I requisiti

Il Bonus bebè 2015, da quello che si legge nella legge di stabilità del governo Renzi, prevede l'erogazione di un contributo di 960 euro all'anno totali, suddivisi in 80 euro mensili, per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, fino al compimento dei 3 anni di età (o ai 3 anni dall'adozione).

Il bonus è riservato ai genitori che, nell'anno solare precedente a quello di nascita o adozione, abbiano ottenuto un reddito complessivo del nucleo familiare pari o inferiore a 90 mila euro (limite che non si applica dal quinto figlio in su). Il Bonus bebè è cumulabile con le detrazioni Irpef in busta paga per i lavoratori, i famosi "altri" 80 euro di Renzi. Il contributo sarà erogato dall'Inps dietro presentazione di apposita richiesta da parte dei genitori (le modalità non sono ancora note).

Bonus bebè 2015 agli immigrati? Il dibattito in Parlamento

La disposizione relativa al Bonus bebè ("Misure a favore delle famiglie") all'interno della legge di stabilità prevede che l'agevolazione sia destinata anche agli stranieri in possesso di permesso di soggiorno.

Ma negli scorsi giorni è nato un acceso dibattito in merito a ciò. La Lega Nord, tramite il senatore Roberto Calderoli, ha presentato un emendamento che riservava gli 80 euro esclusivamente ai genitori di nazionalità italiana. Il motivo? Le politiche di sostegno, ha spiegato il leghista, hanno la finalità di "contrastare la crisi demografica del paese". Il provvedimento non ha superato il voto del Senato, visto che la maggioranza, con Partito Democratico e Nuovo Centro Destra in testa, ha votato contro. Ma a sorpresa, l'emendamento ha ricevuto il sostegno del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, suscitando una marea di polemiche.  

I grillini hanno così spiegato la loro posizione in una nota: "Abbiamo votato sì all'emendamento della Lega esclusivamente per fare in modo che il bonus bebè, previsto solo per i nati nel 2015, fosse esteso anche ai nati fino al 2017".

"L'emendamento della Lega - leggiamo - fa riferimento all'articolo 31 della Costituzione, che garantisce pari sostegno ai cittadini italiani, comunitari e extra comunitari in possesso di carta di soggiorno. Dunque, sapevamo già che la discriminazione inserita nel testo della Lega sarebbe decaduta perché incostituzionale, mentre sarebbe rimasta esclusivamente l'estensione del bonus a tutti i bimbi nati nel prossimo triennio". Se desiderate ricevere gli ultimi aggiornamenti sul Bonus bebè 2015 di Renzi, vi consigliamo di cliccare sul tasto "Segui" sotto il titolo dell'articolo.