Silvio Berlusconi mette in vendita il colosso televisivo Mediaset, da lui stesso fondato molti anni fa. La clamorosa indiscrezione arriva dalla testata giornalistica de 'Il Fatto Quotidiano', sembrerebbe che la decisione dell'ex cavaliere, deriva dalla volontà di non voler lasciare problematiche economiche e gestionali ai propri eredi. Il magnate australiano Rupert Murdoch non sarebbe interessato all'acquisto, mentre in pole position ci sarebbe Vincent Boloré prossimo azionista di Telecom Italia e proprietario di Canal Plus.

Attualmente il Gruppo Mediaset è quotato in Borsa ed il suo valore è pari a 4,5 miliardi di euro, questo sembra essere il periodo migliore per mettere in vendita la sua azienda. Nelle ultime quotazioni il Gruppo Mediaset è stato registrato in rialzo dello 0,51% a 3,94 euro. Sembra che il leader di Forza Italia, che in questi giorni sta trattando con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, per assegnare la poltrona del Quirinale, si stia facendo assistere da tecnici contabili fidati che lo accompagneranno in questa difficile contrattazione di vendita.

Berlusconi ha ormai 78 anni ed ha manifestato questa volontà per evitare ai suoi eredi, inevitabili problemi gestionali ed economici, ma la decisione di mettere sul mercato Mediaset scaturisce forse più dal fatto di voler tornare a pieno regime in politica e questo toglierebbe tempo e concentrazione per gestire un'azienda come quella di Cologno Monzese.

Il Fatto Quotidiano ha specificato nel suo editoriale che il gruppo negli ultimi due anni, ha triplicato la sua capitalizzazione, questa potrebbe essere stata anche la scintilla che ha indotto l'ex premier a cedere l'azienda.

In questi giorni si attendono conferme o smentite da parte di chi vende o da parte di chi è interessato all'acquisto. L'operazione è di importanza economica molto rilevante e sarà sicuramente una trattativa molto articolata, difficile e spinosa, soprattutto se gli interessati all'acquisto, dovessero aumentare e creare un'inevitabile scalata ad uno dei più grandi colossi mondiali della Televisione.