Pensioni, errori di calcolo, perchè è giusto controllare?
Sembrerà strano ma gli errori nella corresponsione degli assegni pensionistici riguarderebbero un numero cospicuo di pensionati, si parla addirittura di milioni: teniamo presente che l'Inps è l'unico depositario di tutti gli elementi di calcolo della pensione e che l'ente previdenziale non è tenuto a segnalare la presenza di eventuali errori. Ragion per cui, si comprendono perfettamente le ragioni, in base alle quali, è più che mai importante accertarsi dell'esattezza dell'importo percepito, anche perchè risalire ad eventuali errori non è affatto un'impresa semplice.Pensioni, errori di calcolo, chi sono le categorie maggiormente 'a rischio'?
Quali sono le categorie di pensionati che dovranno fare particolare attenzione ad errori?
Per esempio, quei lavoratori che si sono trovati in mobilità durante il periodo di ricerca della retribuzione media pensionabile a partire dall'anno 2009: infatti, per chi non ne fosse a conoscenza, l'ente previdenziale ha considerato il tasso di variazione delle retribuzioni, solo fino al 31 dicembre del 2008. Ne consegue che si presume che gli importi previdenziali corrisposti dall'anno 2009 in avanti possano risultare errati.
Teniamo presente, inoltre, che anche i lavoratori che hanno beneficiato di un periodo di maternità, oppure malattia, cassa integrazione potrebbero aver subìto errori di calcolo, dovuto magari al fatto che, ai fini del conteggio, siano state considerate un numero inferiore di settimane.