Facendo dei rapidi calcoli, arriviamo alla cifra di circa 36 ore a settimana, moltiplicate per le 45 settimane di attività comprese nell'anno scolastico: se la matematica non è un'opinione, possiamo dire tranquillamente che rappresentano il doppio delle ore spese normalmente per la 'pura' didattica.
Attenzione, però, perchè lo studio non tiene conto propriamente dei BES (Bisogni Educativi Specifici) e dei DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), nonchè delle ore dedicate alla novità del registro elettronico, per tutti quegli Istituti che hanno introdotto la relativa procedura.
Le considerazioni che inevitabilmente si possono trarre sono quelle di un lavoro già 'full time', senza bisogno di 'caricare' ulteriormente le spalle dei docenti, per di più con aumenti di retribuzione che saranno tutti da vedere (o forse da non vedere proprio). Con questi orari, difficile poter parlare anche di 'carriera' perchè di tempo per pensare alle 'scale gerarchiche' ne resta ben poco. Inutile, quindi, voler spremere un limone arrivato ormai all'ultima goccia di succo...forse sarebbe il caso di ricordarlo ancora una volta presso i vertici del Miur.