La notizia era nell'aria già da alcuni giorni e, purtroppo, come riferito poco fa dal noto portale 'Orizzonte Scuolal'emendamento dei 'quota 96' scuola verrà stralciato dal decreto della pubblica amministrazione con la diretta conseguenza che i 4000 insegnanti non potranno entrare in pensione a partire dal prossimo 1 settembre. Il Governo provvederà, infatti, ad emanare un emendamento che, in pratica, renderà nullo il precedente emendamento: si tratta dell'ennesima 'beffa' e di un'altra tremenda ingiustizia perpetrata nei confronti di tutti coloro che dovevano essere in pensione già da due anni e che si son visti 'scippare' il diritto alla pensione dalla riforma montiana dell'allora ministro Elsa Fornero.

Riforma pensioni, no all'emendamento 'quota 96': decisivo il parere della Ragioneria dello Stato

Come vi avevamo già anticipato nella giornata di ieri, la Ragioneria dello Stato si era opposta, all'ultimo momento, all'approvazione in Senato dell'emendamento, giustificando la propria presa di posizione con il timore che il testo rappresentasse una deroga vera e propria alla riforma Fornero: come spiegato, si temeva che la salvaguardia potesse aprire le porte in futuro ad altri pensionamenti che lo Stato non sarebbe stato in grado di coprire. Dunque, le ragioni della Ragioneria dello Stato hanno finito per prevalere sui diritti dei 'quota 96', indicando in 45 milioni di euro il buco della mancata copertura finanziaria. 

Quella dell'emendamento dei quota 96 scuola non è la sola normativa ad essere stata cancellata: il governo, infatti, provvederà ad eliminare anche le norme che riguardano il pensionamento a 68 anni per i docenti universitari e l'aumento delle Pensioni di reversibilità per gli invalidi del terrorismo, nonchè la cancellazione delle penalizzazioni riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.

Possiamo immaginare, a questo punto, la dura reazione di tutti i rappresentanti delle forze politiche che si sono strenuamente impegnati per condurre in porto l'emendamento, oltre alla comprensibilissima rabbia dei 'quota 96' che, forse, mai come ora, avevano visto vicino il traguardo della pensione.