Il numero magico di questi giorni per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è 1000. Mille giorni per cambiare l'Italia e 'mille asili in mille giorni', una Scuola d'infanzia al dì come promesso ieri dal premier durante la conferenza stampa di presentazione di quello che sarà il progetto dell'esecutivo da attuarsi entro i prossimi tre anni. Mille asili in più in Italia saranno sufficienti oppure no?

Qual è la situazione attuale delle strutture in Italia per la scuola d'infanzia rispetto alla media europea? Secondo quanto riportato sul numero odierno del noto quotidiano 'Repubblica' e secondo i dati risultanti da un'indagine condotta da Cittadinanza attiva, l'Italia si trova notevolmente indietro rispetto agli altri Paesi d'Europa per quanto riguarda i piccoli che frequentano gli asili. Sono i Paesi 'nordici' come Danimarca, Svezia e Islanda a dominare questa classifica con il più alto tasso di diffusione dei servizi: la media è di oltre il 50 per cento dei bambini con età inferiore ai tre anni.

La graduatoria vede al quarto posto la Finlandia, seguita da Olanda, Francia, Slovenia, Belgio, Regno Unito e Portogallo. L'Italia riesce a soddisfare una media compresa tra il 10 e il 25 per cento (sulla stessa linea di Lituania,Spagna, Irlanda, Austria, Ungheria e Germania): sotto di noi soltanto Repubblica Ceca e Polonia che figurano agli ultimi posti della classifica.

Miur, scuola d'infanzia, Matteo Renzi promette mille asili in mille giorni: possono bastare?

Naturalmente, pesa parecchio lo squilibrio esistente tra il Nord e il Sud dal punto di vista delle strutture: se le regioni settentrionali (ed in particolar modo il Nord Est) riesce ad avvicinarsi alla media europea, il vero problema è il meridione, dove Comuni e investimenti privati sono in grado di offrire servizi per la primissima infanzia solo a cinque bambini su cento.

La regione, in assoluto, più attiva è l'Emilia Romagna che, nel 2012, vantava il 27,3 per cento di copertura, mentre quella più deficitaria è la Calabria con una percentuale pari al 2,1 per cento, seguita dalla Campania con un altrettanto misero 2,7. La domanda è: basteranno questi 1000 asili a colmare il gap con l'Europa? Se teniamo presente che ogni asilo nido può ospitare al massimo 75 bambini, i mille asili promessi da Matteo Renzi potranno ospitare al massimo 75mila bambini che costituirebbero solo il 4,6 per cento, che si andrebbe a sommare alla media attuale del 13,5 per cento. Francesco Scrima di Cisl Scuola ha commentato laconicamente: 'Seppur l'intenzione del governo sia da ritenersi buona, non può bastare, anche perché occorre considerare quelle che sono le difficoltà economiche dei Comuni'.