Stamani sono uscite le ultime novità riguardo il Terremoto: a questo proposito, a livello politico cresce la polemica sull'ipotesi di rinviare il referendum proposta dal ministro Alfano mentre il premier Matteo Renzi mira, invece, a risolvere le questioni sulla ricostruzione, con le prossime tappe da affrontare per il Governo: "l moti sismici mettono a dura prova innanzitutto l'aspetto psicologico delle popolazioni colpite, in particolare per i cittadini dei comuni di Norcia, Visso, Preci, Ussita e per tutti gli altri che si trovano da Amatrice fino a Tolentino; ovviamente ognuno ha sentito il terremoto con intensità diversa ma, comunque, sono stati tutti luoghi colpiti".

Le novità sul decreto legge: approvazione prevista per venerdì 4 novembre

La nuova proposta del premier poi è molto chiara e diretta: venerdì prossimo, 4 novembre, il consiglio dei ministri approverà il nuovo Decreto Legge che accorcerà ulteriormente i tempi di procedura e burocrazia; in seguito il Premier ha dichiarato che "i fondi ci sono e anche la volontà, ci impegneremo a ricostruire tutto partendo dalla Chiesa di San Benedetto". Domani avverrà l'incontro con un altro importante architetto, il professor Giovanni Azzone, che tra l'altro è il responsabile del progetto Casa Italia: ci si occuperà anche di ricostruzione, sul lungo-medio periodo. Il presidente Mattarella, invece, sarà in visita domani nelle zone terremotate.

Ultime scosse di terremoto: deformata un'area di 600 chilometri quadrati

Nel frattempo le scosse di terremoto nel Centro Italia non intendono cessare: le ultime registrate sono pari a magnitudo 2.5, alle ore 15:06 tra le province di Macerata, Rieti, Norcia e Perugia e nelle ultime ore si sono riscontrati altri movimenti tellurici di M 3.1 sempre nei comuni di Macerata e Fiordimonte.

I sismologi hanno segnalato altre 76 scosse di terremoto di media intensità che si sono verificate durante la notte ma sicuramente di gradazione molto più bassa secondo la scala Richter. Finora tra questi, il più forte è stato di M 3.5.

Al momento non si sono più registrati altri crolli ma l'emergenza terremoto rimane. Intanto emerge, secondo le recenti informazioni inviate dal satellite radar Sentiel1, che le scosse si terremoto del 26 e del 30 ottobre hanno deformato un'area di circa 600 kmq.