Ci sono ancora le Pensioni al centro del dibattito economico e politico: questa volta a intervenire sul sistema previdenziale italiano è stato direttamente l'Ocse, che ha effettuato uno studio intitolato "pension outlook" sulla sostenibilità dei meccanismi di welfare pensionistico tra i principali Paesi industrializzati che aderiscono all'organizzazione. Sono oltre trenta le Nazioni prese in esame.
Il giudizio sull'Italia è stato caratterizzato da alti e bassi. Da un lato vi è il primato per il maggior costo del sistema previdenziale nei confronti della spesa pubblica (l'incidenza è superiore al 30%), mentre risulta decisamente più bassa in Paesi comparabili per popolazione come Spagna e Francia (dove si attesta attorno al 25%). Dall'alto lato vi è l'impatto positivo (sui conti) che ha avuto la recente Riforma Fornero, visto che ha rimesso in sicurezza la dinamica dei conti pubblici.
Il rapporto tra pensioni e Pil resta ancora troppo elevato, necessari nuovi interventi
Proprio nei confronti della sostenibilità del sistema previdenziale, restiamo comunque sotto osservazione visto che il dato dei costi a carico della collettività si rivela come molto elevato.
Altro fattore negativo è il peso dei contributi Inps sui redditi della popolazione attiva, che in Italia risulta davvero rilevante. Un fattore che connota in senso negativo il nostro welfare pensionistico e sul quale è difficile intervenire senza spezzare il delicato equilibrio che si è raggiunto con le ultime riforme lacrime e sangue; anche perché al progressivo invecchiamento del nostro Paese si sta presentando in parallelo il fenomeno della crescita stagnante (se non quello della decrescita), che sembra destinata ad accompagnare l'economia italiana ancora per lungo tempo.
Rischio povertà resta fattore limitato per i pensionati italiani: l'Inps tutela i propri iscritti
Tra le notizie positive, vi è il fatto che il rischio di ricevere una mensilità previdenziale troppo bassa resti attualmente contenuto tra chi sta percependo una rendita dall'Inps.
In Italia i pensionati sulla soglia di povertà si fermano a circa il 10% della popolazione, mentre si sale al 12% nella media dei Paesi Ocse. I più fortunati si trovano invece in Olanda, un Paese dove solo l'8% va incontro a difficoltà nell'affrontare il costo della vita.
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