Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a pensione anticipata 2015 e prepensionamento: ad aver ancora una volta pressato il governo circa gli interventi da doversi condurre sul piano previdenziale è stato Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro, che alla vigilia del pronunciamento della Corte Costituzionale in riferimento al referendum pro abolizione della Legge Fornero ha tenuto a tracciare la via da seguire a prescindere dall'esito del parere della Consulta.

Serve una pensione anticipata 2015 in grado di incrementare il livello di flessibilità in uscita e di re-innescare un turn over generazionale che in questo momento appare sostanzialmente bloccato. 'Se i genitori rimangono inchiodati nel posto di lavoro fino a tarda età, i loro figli e nipoti troveranno con maggiore difficoltà un'occupazione' ha chiosato Damiano al riguardo. L'ipotesi più accreditata di riassetto della pensione anticipata 2015 rimane la cosiddetta Quota 100, con altre possibili soluzioni che al momento paiono finite nel dimenticatoio.

Su tutte l'APA, l'Assegno Pensionistico Anticipato, strumento paventato dal ministro del lavoro Poletti ma mai dettagliato nei particolari. In un dibattito su pensione anticipata 2015 e previdenza tornato acceso e propositivo a mancare è proprio l'operato del responsabile del Welfare del governo Renzi che pare totalmente assorbito dalla manovra di riassetto del mercato del lavoro in entrata.

Pensione anticipata 2015, piano Damiano, Quota 100, APA e flessibilità: uscite bloccate, inutile guardare solo al mercato del lavoro in entrata

'Presto sapremo quale sia il pronunciamento della Corte Costituzionale a proposito del referendum promosso dalla Lega sulla abolizione della Legge Fornero. A prescindere dal suo esito, si pone comunque un serio problema di correzione del sistema previdenziale. La riforma del 2011 ha avuto due effetti controproducenti sul piano sociale: il primo, è quello di aver creato una situazione esplosiva, a partire dal problema degli esodati, a causa dell'assenza di gradualità nell'innalzamento dell'età pensionistica. Il secondo è che andare in pensione di vecchiaia oltre i 67 anni è causa di un sostanziale blocco delle assunzioni' ha dichiarato Damiano parlando di pensione anticipata 2015 e previdenza. 'Insistiamo nella richiesta di introdurre un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico. Il Pd ha presentato alcune proposte sulle quali il Governo dovrà confrontarsi. La prima è quella di Quota 100 e la seconda è la possibilità di andare in pensione a partire dai 62 anni con 35 di contributi con una penalizzazione massima dell'8%'. Il tenore delle dichiarazioni di Damiano più o meno è lo stesso di sempre: bisogna diminuire il livello di rigidità in uscita con misure che risultino in grado di flessibilizzare il meccanismo di abbandono dell'impiego. Se Quota 62 e Quota 100 rimangono le ipotesi di riassetto più probabili con riferimento alla pensione anticipata 2015, altre possibili misure sembrano letteralmente scomparse dal dibattito. Su tutte l'APA, con il ministro Poletti a non aver mai davvero dettagliato i meccanismi di funzionamento dell'istituto. Poletti lavora esclusivamente al mercato del lavoro in entrata ma una simile strategia appare poco lungimirante: se le uscite dall'impiego non vengono sbloccate il ricambio generazionale diventa complicatissimo da realizzare e dunque da disciplinare. A questo punto vorremmo coinvolgervi nella nostra analisi chiedendovi un parere sulle ipotesi allo studio: siete d'accordo col piano Damiano? Dateci un giudizio commentando il pezzo qui sotto! Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo dell'articolo.