Nonostante un clima tendenzialmente più positivo, continuano ad addensarsi nubi cariche di pioggia in merito a pensioni lavoratori precoci e individui impiegati in lavori usuranti: non appena il governo Renzi avrà ratificato i decreti attuativi del Jobs Act si darà corso alla riforma che a partire da questo 2015 ricalibrerà i requisiti di accesso a pensione anticipata e prepensionamento, ma l'intero iter potrebbe essere rallentato dai problemi sorti in seno all'Inps.
Il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, di concerto con il parlamentare di Area Popolare Sergio Pizzolante, ha infatti presentato un'interrogazione ufficiale sulla posizione dell'economista Tito Boeri, che stando ai due firmatari del provvedimento non avrebbe i requisiti per guidare l'istituto di previdenza. Parlando sempre di Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti bisogna poi rimarcare le parole del presidente dell'Anief Marcello Pacifico, con il leader dell'associazione sindacale ad aver denunciato quello che è stato definito come 'l'ennesimo bluff del governo Renzi'. Paiono invece positive le ultime notizie riferite all'incontro avuto dal premier italiano con la cancelliera tedesca Angela Mekel, che avrebbe dato il proprio ok al progetto di riforma dei requisiti di accesso al pensionamento anticipato stilato dal nostro governo.
A completamento di un quadro comunque in grande fermento non possiamo non soffermarci infine sull'appello mosso del M5S, che ha formalmente chiesto alle Istituzioni di ripristinare il Fondo che consentiva a chi svolga lavori usuranti di accedere anticipatamente alla pensione; per questa categoria rimane comunque confermata la soglia di accesso al pensionamento valida per questo 2015, con l'INPS a richiedere un minimo di 35 anni di contributi più 61 di età.
Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti, riforma 2015 e nomina Boeri: l'economista potrebbe non guidare l'INPS, l'Anief parla di ennesimo bluff
Come sottolineato più volte nel corso di precedenti contributi, una delle poche vie di risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci, ma anche della vertenza connessa al pensionamento degli individui impiegati in attività usuranti, consiste in una rivisitazione dei meccanismi di accesso alla pensione anticipata, un iter di riforma che potrebbe però essere rallentato dai problemi connessi alla nomina di Tito Boeri all'INPS. L'economista designato a guidare l'Ente poco prima di Natale potrebbe non possedere i requisiti adatti, ecco che la Camera dei Deputati si riserva di valutarne la posizione in maniera più approfondita. Boeri aveva già sottolineato il proprio sostegno al governo Renzi, ma in caso di mancata ufficializzazione della sua nomina tutto si rivelerebbe vano. Restando sempre a pensioni lavoratori precoci e previdenza, il presidente dell'Anief Marcello Pacifico ha lanciato un duro attacco al governo Renzi, sottolineando come l'esecutivo non abbia affatto cancellato le penalizzazioni previste per chi acceda alla pensione anticipata prima del raggiungimento del requisito anagrafico minimo. La norma contenuta in Legge di Stabilità prevede infatti una mera sospensione dal 2015 al 2017, ecco che chi 'andrà in pensione dal 2018 avrà di nuovo a che fare col problema delle penalizzazioni'.Sul fronte della riforma della previdenza paiono invece giungere notizie positive dal meeting italo-tedesco tra Angela Merkel e Matteo Renzi. Il premier italiano sta studiando un progetto che preveda il riassetto dei requisiti di accesso a pensione anticipata e prepensionamento - provvedimento che sarebbe vitale in ottica pensioni lavoratori precoci e pensionamento pro lavoratori impegnati in attività usuranti -, ma prima di procedere ha bisogno di un lasciapassare che l'UE, per bocca della cancelliera tedesca, sembra avergli accordato. Continueremo a seguire tutti gli sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo.