Prosegue il dibattito su pensione anticipata 2015 e previdenza: come già sottolineato nella giornata di ieri, l'attuale contesto di riferimento sembra 'dominato' dai sindacati, con la CGIL che tramite una nota stampa ufficiale ha chiesto un pensionamento anticipato che per tutti possa partire dal compimento dei 60 anni di età e l'UIL di Barbagallo ad avergli fatto eco. A fare la parte del 'lupo solitario' la CISL di Anna Maria Furlan, che quest'oggi ha ribadito la necessità di riformare l'istituto del prepensionamento in deroga a quanto previsto dalla Legge Fornero.
Nonostante i sindacati puntino dunque ad una pensione anticipata 2015 possibile a 60 anni di età, le ipotesi di riforma più probabili rimangono quelle formulate da Cesare Damiano (Presidente della Commissione Lavoro) e Tito Boeri (neo presidente INPS), entrambi allineati sulla configurazione di una Quota 100 e sull'incremento del livello di flessibilità in uscita. Un'ideale quello della flessibilità che per Boeri risulta 'raggiungibile' soltanto passando da un provvedimento di taglio alle Pensioni d'oro che consenta al governo Renzi di incamerare le necessarie risorse economiche. Anche il ministro Poletti si è detto favorevole ad un processo di riforma del comparto previdenziale che dovrà passare da una serie di norme approvate in deroga alla Legge Fornero.
Pensione anticipata 2015 a 60 anni, Quota 100 e piano Boeri: CISL, Poletti e Damiano - Iter di riforma al via, quasi conclusi i lavori sul Jobs Act
Come sottolineato in apertura, parlando di pensione anticipata 2015 e previdenza le ipotesi di riforma più concrete rimangono quelle presentate da Cesare Damiano e Tito Boeri: Damiano in particolare continua a puntare sulla Quota 100 da configurarsi come somma tra età anagrafica e età contributiva, un percorso comunque irto di ostacoli per tutta una serie di criticità di natura economica (l'anno scorso l'INPS sottolineò che una riforma del genere costerebbe oltre 40 miliardi di euro). Cresce sullo sfondo il ruolo della CISL, che all'interno del dibattito previdenziale ha assunto fin da subito posizioni differenti da quelle di CGIL e UIL: si ad una modifica della Legge Fornero ma no al referendum abrogativo, si ad una riforma della pensione anticipata 2015 ma no ad uno stravolgimento dell'attuale contesto previdenziale. In queste ore Anna Maria Furlan starebbe preparando una proposta di riforma che farà pervenire al più presto al premier Renzi, staremo a vedere.Il dibattimento sulla riforma della previdenza inizierà molto presto, al termine dell'approvazione dei decreti attuativi del Jobs Act. A proposito di quest'ultimi i lavori hanno subito una decisa accelerata: 'Tra domani e dopodomani la Commissione lavoro della Camera fornirà il suo parere sul decreto attuativo del Jobs Act che riguarda il contratto a tutele crescenti, dipenderà dall'organizzazione dei lavori dall'Aula' ha fatto sapere Cesare Damiano nella giornata di ieri. Al di là di quello che verrà fatto, l'istituto della pensione anticipata 2015 subirà di certo una manovra di riassetto profonda. Paiono evidentemente troppi i lavoratori disagiati perché il governo Renzi non preveda delle misure articolate, l'auspicio dunque è che non arrivi il solito provvedimento 'tampone' che contribuirebbe esclusivamente a spostare più in là nel tempo la risoluzione del problema. Se desiderate rimanere aggiornati sui prossimi sviluppi vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.