Dopo il Jobs act, adesso il Governo dovrebbe dedicarsi alla questione pensionistica, alle modifiche della vigente legge Fornero, così come dichiarato più volte dal ministro Poletti. Ma quali sono i capitoli che forse più di altri necessitano interventi condivisi e risolutivi?
Quota 96
Soluzioni si chiedono da più parti per i quota 96 della scuola, cioè quel personale che da anni chiede giustizia per l'errore commesso dal Governo Monti al momento del varo della legge Fornero sulle Pensioni nel dicembre 2011.
Qualche giorno fa è stata approvata una salvaguardia ma che coinvolge solo 1000 dei 4000 aventi diritto ( la domanda per usufruirne scade al 2 di marzo).
Esodati
Si devono trovare soluzioni graduali ma strutturali che sappiano coniugare risparmio di risorse e modernità come l'introduzione di un criterio di flessibilità per consentire l'uscita anticipata dal lavoro oppure un ritorno alle "quote". Soluzione possibile ed assai accreditata è alzare l'asticella a quota 100, come più volte proposto dal presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.
Opzione donna
Le donne interessate al regime sperimentale denominato "Opzione Donna", ne chiedono la proroga fino al 31 dicembre 2015.
Rivendicano il diritto all'accesso al trattamento pensionistico di anzianità, in presenza di un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di un'età pari o superiore a 57 anni per le lavoratrici dipendenti e a 58 anni per le lavoratrici autonome. L'Inps ha chiesto il parere al Governo e si è in attesa di risposte esaustive del problema. Intanto le interessate si sono costituite in comitato e stanno preparando una class action contro il Mef che tarda a decidere.
Quali le proposte in campo che il governo valuterà per riformare il sistema pensionistico?
La discussione sulla riforma pensioni Fornero e sulle modifiche da attuare è lungi dall'essere chiara e condivisa. C'è la posizione intransigente del ministro dell'Economia Padoan che continua a frenare su ipotetiche modifiche alla legge Fornero.
Matteo Salvini, dice di essere pronto a presentare ricorso alla Corte di giustizia europea contro la sentenza della Consulta che ha giudicato inammissibile il referendum abrogativo della legge Fornero. Lo stesso premier Renzi ha ribadito la volontà di concentrare l'attenzione sulla revisione delle baby pensioni, delle false pensioni di invalidità. Dalle sue ultime dichiarazioni emerge tuttavia anche la consapevolezza della urgenza per interventi necessari sulle pensioni. Dal canto suo Cesare Damiano invita ad aprire un nuovo tavolo di confronto serio sulla flessibilità in uscita con eventuali penalizzazioni e uscita a quota 100.