Qualcuno l'ha definita la "partita delle partite", forse la "madre di tutte le battaglie", sta di fatto che la questione previdenziale non lascia dormire sonni tranquilli a nessuno. Governo compreso. Sembrerebbe sia ormai in stand-by la discussione sul sistema pensionistico e modificare la riforma Pensioni Fornero sembra ancora molto difficile. Il Ministro Padoan la difende, facendo catenaccio. Eppure il sistema vigente, generato dalla legge Fornero del dicembre 2011, è inviso a tutti. Tutti lo vogliono cambiare, molti azzardano proposte di modifica per renderlo più attuale e più rispondente alle esigenze del momento, ma tutti sanno che la partita è difficile e bisogna giocarsela fino al novantesimo minuto, fino alla "zona Cesarini".

Già, a proposito che fine ha fatto la proposta di Cesare Damiano sulla "quota 100"? Vi sono novità in merito? Damiano non molla, attacca il governo a testa bassa. La sua "quota 100", è quella che gode di maggiore credibilità, in quanto coniuga attualizzazione e rigore e sposa bene due opposte correnti di pensiero. Rigore e attualizzazione perché mantiene fisso il sistema contributivo e sposta di 4 anni la soglia per andare in pensione (da 96 a 100). Uscita dal mondo del lavoro, quindi, a quota 100 e con penalizzazioni e incentivi, mantenendo il sistema contributivo per tutti.

Ma quella del Presidente della Commissione lavoro non è l'unica con l'obiettivo del superamento della legge vigente.

Il Presidente dell'Inps, l'economista Tito Boeri, suggerisce di introdurre un prelievo di equità a carico degli assegni più ricchi. Un contributo progressivo da destinare alle pensioni minime, per dare maggiori certezze a chi fa fatica ad arrivare a fine mese. La partita anche qui è "tosta" e bisognerà giocarsela tutta. E poi ci sono le "vecchie" questioni degli esodati, dei quota 96 scuola, dell'opzione donna.

Nonostante la riforma delle pensioni Fornero sia in vigore da più di quattro anni, ancora il problema degli esodati non èstato definitivamente risolto. Il problema è sempre lo stesso, manca la copertura economica. Per questo motivo, due parlamentari PD, il solito Cesare Damiano e Laura Gnecchi sono al lavoro per cercare una forma di flessibilità per evitare problemi a chi perde il lavoro in età avanzata.

Mentre per i quota 96 scuola, sono falliti i diversi tentativi di mandarli in pensione in questi anni. Il Ministro Madia ha fatto sapere che attualmente non ci saranno interventi straordinari per poterli mandare in pensione. Ricordiamo che il numero totale degli aventi diritto sarebbe di circa 4mila, di questi, mille riceveranno a breve la comunicazione dei diritto alla pensione in base alla sesta salvaguardia. La richiesta giungerà entro il 2 di marzo.

Infine l'opzione donna. Anche qui la questione è lungi dall'essere risolta. Le donne si stanno mobilitando per una class action contro il governo per rivendicare il diritto al regime agevolato.