Il nuovo contratto a tutele crescenti in vigore già dall’1gennaio 2015 ha sostituito il contratto a tempo determinato cherimane invece ancora valido per gli assunti in data anteriore all’1gennaio. Il contratto, nato con l’obiettivo di rendere piùflessibile il mercato del lavoro per incrementare le assunzioni atempo determinato, si caratterizza per la possibilità attribuita aidatori di lavoro di licenziare con minori oneri il lavoratoredall’altra con una maggiore tutela per i lavoratori.
Con il contratto a tutele crescenti attualmente, salvo il caso direintegro di lavoro per licenziati per ragioni discriminatorie o dicalunnia, il datore di lavoro dietro risarcimento danno puòlicenziare liberamente.
Il risarcimento del danno, l’indennità prevista dal nuovocontratto si calcola in base alla dimensione dell’azienda eall’anzianità maturata dal lavoratore assunto con tale contratto.
I datori di lavoro sono tenuti a corrispondere un’indennitàpari a quattro mensilità più due mensilità per ogni anno dianzianità di lavoro maturato dal lavoratore questo per le aziende daquindici addetti in poi nel caso di aziende con addetti con numeroinferiore le mensilità per gli anni maturati va calcolata dimezzata.
Gli incentivi disposti per i datori di lavoro che assumono invececon nuovo contratto sono l’esonero dal pagamento dei contributi pertre anni fino a un massimo per anno non superiore a 8.060 euro.
In tema di disoccupazione le novità previste per 2015 sono per ilavori atipici con esclusione dei possessori di partita IVAl’indennità DIS-coll che si può richiedere nel caso in cui illavoratore disoccupato abbia lavorato almeno tre mesi nell’anno2014 e un mese nel 2015.
Dall’1 maggio 2015 entra in vigore la nuova indennità Naspi(l’Aspi – mini aspi resteranno in vigore fino al 30 aprile 2015)che spetterà ai lavoratori che perdono il posto di lavoro dopo taledata, essa richiede che il lavoratore abbia maturato almeno tredicisettimane di lavoro nei precedenti quattro anni e almeno diciottogiorni nel 2015.