Se Cesare Damiano aveva auspicato che nel Milleproroghe, attraverso lo strumento degli emendamenti, si potesse intervenire sulla riforma pensioni 2015, è un dato di fatto che il documento, licenziato dalla Commissione Bilancio e dalla Commissione Affari Costituzionali, contiene, per quanto riguarda la materia previdenziale, soltanto un aggiustamento della questione del Regime dei Minimi e delle partite IVA.

Intanto, news giungono sugli esodati: una nuova circolare Inps regola l'accesso alla quarta e alla sesta salvaguardia, chiarendo chi può accedere all'una e chi all'altra.

Riforma pensioni 2015, news 18/02: il Milleproroghe e la questione del Regime dei Minimi e delle partite IVA

Una delle norme più contestate della legge di stabilità 2015 riguardava proprio una norma che costituiva un provvedimento di riforma Pensioni 2015 per quanto riguarda il Regime dei Minimi: i titolari di partita Iva infatti avrebbero visto l'aliquota per il Regime dei Minimi crescere al 15%. Un emendamento ammesso al Milleproroghe attua per l'appunto una proroga e cioè coloro che lavorano mediante partita IVA potranno scegliere tra il vecchio Regime dei Minimi, quello che prevedeva un'aliquota del 5% con il limite dei 5 anni o anagrafico dei 35 anni di età, o il nuovo che prevede appunto l'aliquota al 15%.

Cambia nuovamente anche l'aliquota Inps per le partite IVA: il governo Renzi infatti avrebbe trovato la copertura economica nella misura di 120 milioni di euro per tenerla ferma al 27% più uno 0,72% per la maternità. L'emendamento prevede comunque l'aumento progressivo anno dopo anno: dal 2016 salirà al 28% e dal 2017 al 29%.

Ricordiamo, comunque, che con ogni probabilità il governo Renzi porrà la fiducia sul maxiprovvedimento del Milleproroghe e che quindi bisognerà ancora attendere per capire se questi aggiustamenti diverranno legge.

Riforma pensioni 2015, news 18/02: nuova circolare Inps per gli esodati della quarta e della sesta salvaguardia

Con l'istituzione della sesta salvaguardia il governo Renzi riteneva di aver proceduto verso una riforma pensioni che permettesse di risolvere la questione più irrazionale della legge Fornero, i cosiddetti esodati.

Eppure, non soltanto sono decine di migliaia i lavoratori rimasti esclusi dai benefici, ma ora giunge una circolare Inps che regola nuovamente l'accesso alla quarta e alla sesta salvaguardia. Nulla di preoccupante, si tratta del riesame d'ufficio delle prestazioni erogate a quei lavoratori che hanno goduto dei congedi previsti ai sensi della legge n. 124 del 2013 ma che hanno come decorrenza il 6 gennaio 2015 e di quelli che non sono riusciti a rientrare nella quarta salvaguardia. In parole povere, l'Inps dovrà accertare se questa tipologia di lavoratori - molti dei quali non sono stati ammessi alla quarta salvaguardia per eccedenza del plafond numerico - potrà rientrare o meno all'interno della sesta salvaguardia e dunque beneficiare del diritto alla pensione.

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